giovedì 25 settembre 2014


THE LINCOLN LAWYER (The Lincoln lawyer,USA 2011)
DI BRAD FURMAN
Con MATTHEW MCCONAUGHEY,Ryan Philippe,Marisa Tomei,William H.Macy.
THRILLER
L'avvocato Mick Haller è divorziato ma c'è ancora del tenero con l'ex-moglie,con la quale ha una figlia:non ha un ufficio,ma riceve nella sua Lincoln,che viene guidata da una persona che ha assistito tempo prima,e viene contattato dal rampollo di una potente signora, accusato di aver pestato selvaggiamente e poi ucciso una prostituta,nonostante il giovane si proclami innocente.Sulla coscienza di Haller pesa anche un caso vecchio,di un uomo probabilmente non colpevole e recluso,e a un certo punto il protagonista si ritroverà,pesantemente dibattuto tra l'etica professionale e la propria coscienza,e anche a rischio della vita delle donne di casa.Tratto dal romanzo "Avvocato di difesa",di uno dei migliori giallisti viventi,Michael Connelly,"The Lincoln lawyer" è un lungometraggio abbastanza inspiegabilmente giunto "straight to video" qui da noi.E' vero che Matthew McConaughey ha trovato nuovo appeal e nuova considerazione solo dopo aver preso parte a "Killer Joe",e al conseguente premio Oscar vinto per "Dallas Buyers Club",ma questa è comunque una pellicola che ha incassato quasi 60 milioni di dollari in patria,tratta da un romanzo di uno scrittore piuttosto conosciuto,soprattutto tra gli appassionati del thriller,e annovera un cast di tutto rispetto,considerando che ci sono,oltre al protagonista,Marisa Tomei,William H.Macy,Bryan Cranston,John Leguizamo,Ryan Philippe.Misteri della distribuzione.Va detto,però,che nonostante una storia discreta,e un buon livello di recitazione del cast,è la regia il maggior difetto di questo film.Furman dirige con ritmo,ma più di una volta si ha la sensazione di star assistendo al pilot di una nuova serie thriller,realizzata con molta cura,ma che rimandi a puntate seguenti.Giocato su un dilemma etico e su una tensione abbastanza prevedibile circa l'individuazione della verità,è un intrattenimento apprezzabile,soprattutto nella prima parte.

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