sabato 6 settembre 2014


LA TORTURA DELLA FRECCIA 
(Run of the arrow,USA 1957) 
DI SAM FULLER
con ROD STEIGER,Sara Montiel,Brian Keith,Charles Bronson,Ralph Meeker.
WESTERN
Un western di cui probabilmente ha tenuto conto Sergio Leone,anche perchè due degli attori principali del cast diverranno,anni dopo,protagonisti di due dei suoi film:Rod Steiger,qua reduce confederato che ha sparato l'ultima pallottola della Guerra di Secessione,e Charles Bronson,muscoloso capo indiano rude ma leale,interpreteranno poi,rispettivamente,"Giù la testa" e "C'era una volta il West".Se nella primissima parte,in effetti,tra una sorta di elegia del Sud che si oppose agli Stati Uniti di Lincoln,e la descrizione dei pellerossa come di barbari assetati di sangue,si ha l'impressione di star assistendo ad un western di destra,nel suo svolgersi,questa pellicola dimostra il contrario:anzi.L'uomo senza radici O'Meara,che,deluso dall'annessione al Nord delle giacche blu,sopravvive scorrettamente al rituale che dà il titolo originale al film,consistente in una corsa a piedi nudi inseguiti da indiani che hanno scoccato la freccia delineante il limite stabilito,e,innamoratosi della squaw che lo ha salvato,diventa una guida facente parte della tribù Sioux che lo ha accolto:nella storia,l'uomo cui il protagonistà sparò al petto,poi salvandolo,è divenuto un ufficiale baldanzoso e accecato dall'ambizione,alla Custer,e le loro strade si incroceranno ancora,quando O'Meara sarà la guida del drappello di cui fa parte l'altro,capitanato da un ufficiale moderno e con una visione democratica e aperta delle cose.Violento e ricco di sottotrame,pessimista sulla natura umana,"La tortura della freccia" è un western tra i primi a schierarsi dalla parte dei nativi americani,sottolineandone la cultura,l'invadenza dei bianchi e la loro tendenza a non rispettare le regole,e costruendo una trama avvincente e richiamante i classici della letteratura di guerra,risalendo anche ai Greci,si presenta come un western sottostimato ma importante.Se Rod Steiger mette passionalità e la carica recitativa giusta in un personaggio non esemplare,ma molto umano,Bronson è un verosimile guerriero pellerossa,Brian Keith è l'ufficiale dal destino sfortunato ma evoluto culturalmente,Ralph Meeker è il sopravvissuto ingrato,che conoscerà una fine purtroppo ancora più feroce dei suoi intenti,e Sara Montiel è un vero splendore.

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