martedì 23 settembre 2014


PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS 
(Fear and loathing in Las Vegas,USA 1998)
DI TERRY GILLIAM
Con JOHNNY DEPP,BENICIO DEL TORO,Christina Ricci,Tobey Maguire.
GROTTESCO
Un serpente infinito l'asfalto,una spider che corre a tutto spiano,e sopra due tipi non granchè raccomandabili,il giornalista Raoul Duke e il suo avvocato Gonzo,riforniti di droghe e tante variazioni sul tema sballo totale,che si recano a Las Vegas,terra di fittizie emozioni,costruita sul Nulla,in mezzo a un deserto:è il 1971,e i tempi stanno cambiando.Un delirio rutilante di visioni,impressioni e spruzzi di divagazione visiva,caratterizza "Paura e delirio a Las Vegas",fin da subito battezzato come titolo di culto,con due prossime star (Depp a quei tempi era considerato un maudit a Hollywood,Del Toro si stava facendo conoscere) al centro dell'astrusa non-vicenda,e una girandola di facce note tutta intorno,anche in ruoli brevissimi (Christina Ricci,Ellen Barkin,Harry Dean Stanton,Cameron Diaz....) ad attraversare il raid allucinogeno del duo.Dagli scritti di Hunter S.Thompson,un capriccio lisergico a firma Terry Gilliam,che contempla il nonsense dell'Impero Occidentale,al suo apice di futilità,a Vegas:se l'opera si può tradurre in una possente manovra tra creatività visiva e traballamento narrativo,perchè di canonico,questo film,non racconta praticamente niente,non c'è progressione drammatica,solo un sardonico essere sempre "dentro" qualcuno che è "fuori" di testa,Gilliam ci mette una zeppa delle sue.In un carosello variopinto e amorale quale questo lungometraggio,il regista fa passare,appunto,la convinzione propria che dinanzi al mutamento di tempi e dall'avviarsi verso una società lontana da certi valori,e affacciarsi verso un caos non ufficiale.Tra i protagonisti,meglio Del Toro di un Depp fin troppo ammiccante al pubblico,e resta soprattutto l'impressione di un film probabilmente minore,ma furibondo,repentino e irrisolto,ma curioso.

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