venerdì 19 settembre 2014


I SEGRETI DI OSAGE COUNTY (August:Osage County,USA 2013)
DI JOHN WELLS
Con MERYL STREEP,JULIA ROBERTS,Julianne Nicholson,Ewan McGregor.
DRAMMATICO
In una piana persa nella profonda America,Osage County,sparisce per qualche giorno il capofamiglia Weston,scrittore dedito all'alcool e ad una convivenza di concordata tregua con la moglie Violet,affetta da un tumore alla bocca e da una personalità soverchiante,oltre che da una dipendenza dai farmaci ormai divenuta difficile da controllare:si riuniscono le figlie della coppia,e quando viene fuori che l'uomo si è suicidato in un lago,riemergono gli astii e le rabbie tenute faticosamente a bada negli anni.Candidato a Oscar importanti,naturalmente per le interpreti femminili,visti i nomi in gioco,"I segreti di Osage County",è uno dei grandi film della stagione 2013/14,assieme a "Nebraska",che meglio raccontano certa America solitamente ai margini.Arena di figure femminili tenute insieme dal rancore reciproco,con gli uomini poco influenti sullo scorrere delle esistenze,frastagliate,avvelenate dai rapporti tra personalità e dalle occasioni perse un pò da tutti,la pellicola,tratta da una pièce di Tracy Letts (e si sente che c'è una donna dietro a una scrittura del genere) e diretta da John Wells che concentra l'azione tutta o quasi in interni,è di quelle che fanno arrivare ai titoli di coda con poca voglia di alzarsi dalla poltrona.Ambientata tra due passaggi di "Lay down Sally" di Eric Clapton,di cui è appassionata Violet,vede uno scatenarsi di sfide,verità azzoppanti,e crudeltà varie miscelate ad un'analisi del fallimento personale raramente messo in scena con un'asciuttezza tale,e un sapore amaro di verità che resta fortemente impresso.Meryl Streep,che deliri veritiere cattiverie ad una cena di famiglia,o balli farneticante le note di Clapton,è in una gran prova da attrice matura,a un passo dall'istrionismo,ma sempre in tono con la cifra del racconto,Julia Roberts avrebbe meritato di vincere l'Oscar,dando la sua prova migliore nel registro brillante,nell'interpretare l'incarognita e dura Barbara,che è il personaggio più forte,e al quale comodamente ognuno spala la sua dose di mollezza,sapendo che è appunto quella più capace:tutt'intorno,bei numeri d'attore, Juliette Lewis a Chris Cooper,passando per tutti gli altri.E nella solitudine di Barbara,nel finale,che guida via da casa Weston mentre le note di "Last mile home" accolgono i titoli,c'è ben più di un motivo per avere gli occhi lucidi,o un groppo in gola.

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