domenica 3 dicembre 2017

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GUARDIA, GUARDIA SCELTA, BRIGADIERE E MARESCIALLO ( I, 1956)
DI MAURO BOLOGNINI
Con ALDO FABRIZI, PEPPINO DE FILIPPO, ALBERTO SORDI, GINO CERVI.
COMMEDIA
Prima che la frammentazione "a episodi" giungesse ad agevolare sia i produttori, che gongolavano all'idea di mettere nella stessa uscita per il pubblico più nomi di richiamo, che gli attori, che firmavano contratti per tot produzioni, in questa maniera quindi girando dei segmenti che avrebbero accorciato i tempi di esaurimento dell'accordo firmato, con "Un giorno in pretura" ci fu un miniboom di commedie che, su una cornice data da un'ambientazione qualsiasi, permetteva a più storielle di incrociarsi. "Guardia, guardia scelta, brigadiere e maresciallo" è uno di questi: nell'ambiente della polizia municipale romana degli anni Cinquanta, ecco la guardia Sordi che vuol far carriera, esibendo un savoir faire ed uno zelo che costerà caro, la guardia scelta De Filippo, più dedito a cercar fama con le proprie stralunate composizioni musicali che al lavoro, il brigadiere Fabrizi che ha le sue grane familiari, e il maresciallo Cervi, che mette un pò di severità nel gestire i suoi uomini. Il film è moderatamente divertente, anche perchè Bolognini, diciamolo, era un autore di buon calibro nel dramma, oggi ingiustamente opacizzato dalla memoria corta di recensori e cinefili, ma nella commedia non sembrava a proprio agio: certo Peppino De Filippo che fa notare al ritratto di Verdi che lui ha avuto più fortuna, o Sordi che finge di sapere il francese ad una commissione d'esame che inesorabilmente lo boccerà strappano il sorriso. Ma vedere le forze in scena, pur se va detto che Sordi era ancora un rampante e c'è pure un defilato Nino Manfredi, che mettono insieme uno spettacolo gradevole, ma ingenuo e mai graffiante, è un pò uno spreco. Buoni incassi all'epoca dell'uscita, tantissime le repliche sulle tv negli anni.

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