mercoledì 9 agosto 2017

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47 METRI ( 47 meters down, GB 2017)
DI JOHANNES ROBERTS
Con MANDY MOORE, CLAIRE HOLT, Matthew Modine, Yani Gellman.
AVVENTURA/HORROR
Il titolo riporta la distanza tra la superficie ed il fondale di un punto del Golfo del Messico in cui si sono immerse due sorelle che vogliono provare il brivido della gabbia antisqualo: imbarcatesi su una bagnarola che un americano usa per portare in giro i turisti, le due ragazze si ritrovano intrappolate nella gabbia, perchè l'attrezzatura alla quale è attaccata, vecchia e malandata, si rompe e con soli sessanta minuti di ossigeno a disposizione, non sarà semplice salvarsi dagli squali che popolano l'ambiente. Sempre di più si rafforza un sottogenere in cui una data situazione viene amplificata alla massima possibilità per sfruttare tutta la tensione potenziale: però, rispetto al "gemello" "Paradise Beach" che vedeva la biondona Blake Lively bloccata su degli scogli per difendersi da un grande squalo, "47 metri" perde il confronto. Per quanto più portato all'esagerazione per spettacolarizzare lo spunto, il film diretto dal francese Jaume Collet-Serra (su produzione americana) poteva contare su una buona performance dell'attrice, ed un più abile utilizzo del mezzo-cinema per tenere lo spettatore in tensione, fornendogli anche qualche sequenza che tuttavia sarebbe rimasta impressa. Qua, i vari tentativi di uscire dal gabbione e salvarsi dagli attacchi dei predatori del mare, sono macchinosi, sebbene la regia sia diligente nell'imbastire gli stratagemmi ideati dalle due sventurate per fuggire. E l'idea di viaggiare su un piano ipotetico, già vista in numerosi altri film, invece di diventare la svolta che qualifica al meglio la pellicola, emana un che di deludente, risultando relativamente convincente. Di recitazione è difficile parlare, visto che per tutto il tempo, o quasi, le povere Mandy Moore e Claire Holt sono con le maschere subacquee ultramoderne, con tanto di microfono incorporato: si rivede uno stagionato Matthew Modine nel ruolo di contorno del comandante dello scafo che porta le turiste verso la loro sorte. A conti fatti, la cosa migliore del film, è la bellissima fotografia che rende al meglio le penombre del mondo sott'acqua. 

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