martedì 18 maggio 2021


GLASS ( Glass, USA 2019)
 DI M. NIGHT SHYAMALAN
Con JAMES MCAVOY, BRUCE WILLIS, SAMUEL L. JACKSON, Sarah Paulson.
FANTASTICO/ THRILLER
Quando esplose il fenomeno de "Il sesto senso", più di un recensore si affrettò a battezzare M. Night Shyamalan il "futuro Steven Spielberg", visti anche i risultati positivi al box-office del successivo "Unbreakable", anche se i film seguenti, tra alti e bassi, hanno spento un pò gli entusiasmi attorno al regista di origine indiana: proprio al film con Bruce Willis e Samuel L. Jackson, sul supereroe che si scopre tale in età adulta e sulla sua nemesi che gli si finge amico è collegato questo "Glass", che è anche la prosecuzione della storia che ha rilanciato le sorti commerciali dell'autore, "Split". Sono presenti tutti e tre i personaggi principali delle due storie, da Kevin "L'Orda", così chiamato perchè contiene oltre venti personalità diverse, compresa quella terribile detta "La Bestia", all'eroe che usa una mantellina impermeabile David Dunn, deciso a fermare il potente plurischizofrenico, e Elijah, che ritroviamo catatonico e in sedia a rotelle: una dottoressa con metodi drastici ma innovativi li studia tutti e tre, dopo essere riuscita a riunirli in un istituto psichiatrico. Ma ci sono diverse strategie in contasto tra di loro, e via via che il racconto continua, ci saranno rivelazioni.... Shyamalan tira giù un film cui non difettano i colpi di scena, e tra le cose a suo favore, va detto, sa sempre come e quando giocarli: però le scene d'azione sono rade e nemmeno ben girate, e se nei primi titoli che conoscevamo di questo autore ciò poteva sembrare una scelta registica, oggi viene fuori una goffaggine difficile da lasciar passare, e si veda in tal senso lo scontro decisivo che avviene in prefinale. In più, "Glass" ci mette troppo ad arrivare ai punti cruciali, e dura di sicuro una mezz'ora di troppo: per quanto le sorprese, come si diceva prima, risultino infine di buon livello, il film non sa scuotere lo spettatore, e pure la conclusione, che potrebbe lasciare ulteriormente aperto il discorso, manca di tensione vera. 

 

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