mercoledì 14 ottobre 2015


HUMANDROID (Chappie, USA/MEX/SA, 2015)
DI NEILL BLOMKAMP
Con SHARLTO COPLEY, Dev Patel, Hugh Jackman, Watkin Tudor Jones.
FANTASCIENZA
In un futuro in cui l'altamente tecnologico avrà tracce di già pronto da rottamare, la Polizia utilizzerà degli androidi antropomorfi per le incursioni, i pronti interventi e le azioni ad alto rischio: gli Scout. Progettati da un giovane ingegnere, vengono preferiti al più ingombrante, e probabilmente più micidiale modello guidato a distanza, tipo drone, che vola e può contare su una potenza di fuoco maggiore. Tra i due progettatori che hanno concepito i diversi modelli, nasce un'inimicizia, e un esemplare che ha avuto gravi danni in un intervento, viene riprogrammato, con una nuova tecnica che gli dà una coscienza quasi umana: l'inaspettato gesto di tre rapinatori, che rubano il robot, genererà una situazione sempre più pericolosa. Dopo il non travolgente risultato commerciale di "Elysium", Neill Blomkamp fa un mezzo passo indietro, e ambienta questo film in un contesto che richiama, soprattutto scenograficamente, il lungometraggio che lo lanciò, "District 9": ma questa sua pellicola, è andata ancora peggio. Non è tutto da buttar via, perchè il sudafricano è un autore con una visione propria del mondo, soprattutto futuro, e una coscienza sociale radicata e interessante: la fatiscenza del mondo diviso in classi in maniera troppo netta e la stupidità di chi rincorre il profitto senza scrupoli sono costanti della poetica di un regista che, se lasciato lavorare, produrrà ancora cose importanti (infatti gli è affidato un nuovo capitolo di "Alien", direi scelta azzeccata eccome). Quello che nuoce a "Chappie" è una dimensione un pò troppo asfittica, fin troppi richiami a "Pinocchio" e "Robocop", tanto per fare due esempi pratici: però il ponte tra idealisti e reietti, e il fattore umano che, prepotentemente torna sempre a farsi valere in ogni ambito, se pure lo si volesse escludere, sono motivi di interesse, e di spessore di racconto, che vanno sottolineati. Nel cast, bene (per quanto pettinato tipo avventore d'osteria russa) Hugh Jackman in un ruolo antipatico ma ben reso, e il febbrile Watkin Tudor Jones, tossico, violento, inaffidabile ma alla fine umanissimo.

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