martedì 15 novembre 2022


 
BLACK PANTHER: WAKANDA FOREVER ( Black Panther: Wakanda Forever, USA 2022) 

DI RYAN COOGLER 

Con LETITIA WRIGHT, Tenoch Huerta, Lupiga Nyong'O, Angela Bassett. 

FANTASTICO/AZIONE 

La prematura scomparsa di Chadwick Boseman, appena assurto ad una forte notorietà con il grande successo di "Black Panther" ( che da noi, invece, è stato uno dei titoli targati Marvel che non hanno sfondato veramente) ha costretto sceneggiatori e produttori a immaginare un sequel per le avventure del re dell'immaginario Stato di Wakanda in cui si facesse a meno di lui, individuando chi potesse ereditare il costume ed i poteri della Pantera Nera. Infatti, diventa anche l'occasione per introdurre nel MCU un personaggio chiave dell'universo creato da Stan Lee come Namor, detto anche Sub-Mariner, versione Marcellina del regnante di oceani e mari, nella DC Comics, Aquaman: come saprà chiunque abbia bazzicato gli albi dei supereroi, per un bel po' questi è un personaggio ambiguo, per certi versi un villain, anche se con un forte codice morale, che poi diviene addirittura un membro degli Avengers ( seppure mantenga un caratterino mica semplice da gestire...). Va in scena, appunto, il conflitto tra la civiltà subacquea di Namor e il popolo di Wakanda, accomunati dal possesso del cruciale metallo chiamato vibranio: i progetti per combattere le civilità di superficie del re dei mari, che inizialmente chiede un'alleanza alla regina del Paese sito nel cuore dell'Africa vengono combattuti, anche se la potenza inusitata dei subacquei appare difficile da contrastare. Diretto dallo stesso Ryan Coogler, che fu regista anche del primo, oltre che dei due capitoli della saga spin-off di "Rocky", "Creed", "Black Panther: Wakanda Forever" affronta uno scontro di etnie che hanno subito l'arroganza della comunità bianca, ma che hanno diversa visione e prospettiva sul conviverci o meno. E, considerato che siamo in un contesto plurimiliardario, è apprezzabile perlomeno lo sforzo di accennare a tematiche sociali, ma anche storiche, di una tale importanza: il problema è l'elefantiasi che sembra essere divenuta legge nelle produzioni Marvel, per cui, meno di due ore e mezza di durata sembra proibito per un loro film. E non che ci si annoia particolarmente, vedendo questo nuovo episodio, ma la resa dei conti eternamente rinviata non è un punto di valore, così come una certa prolissità di esposizione dei fatti narrati: lo spettacolo c'è, eccome, però è lecito sperare che nei prossimi titoli dell'universo supereroistico, si capisca che si può girare un kolossal che stia entro le due ore di proiezione. Nel cast brillano diverse probabili star di domani, ma fa un figurone l'ancor bellissima Angela Bassett, che dà la giusta maestosità all'eroica regina.



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