mercoledì 20 maggio 2020

La Disney blocca anche il remake di Alien Nation diretto da Jeff ...
La Bara Volante: Alien Nation (1988): Sbirri dallo spazio profondo
ALIEN NATION ( Alien Nation, USA 1988)
DI GRAHAM BAKER
Con JAMES CAAN, MANDY PATINKN, Terence Stamp, Kevin Major Howard.
POLIZIESCO/FANTASCIENZA
Qua da noi passò velocemente nelle prime visioni, ma in USA "Alien Nation", sebbene non abbia raggiunto incassi stellari, conquistò tuttavia un suo pubblico, e divenne rapidamente oggetto di culto per alcuni: ne venne realizzata una serie tv, e ne era in preparazione, fino a poco tempo fa, un remake con effetti speciali adeguati all'oggi. Ambientato in un futuro piuttosto prossimo, dato che l'azione si svolge nel 1991, solo tre anni dopo l'uscita della pellicola, vede una comunità extraterrestre che è sbarcata sul nostro pianeta, e, velocemente, i rapporti tra le specie si sono amalgamati. O quasi, perchè se ci sono alieni virtuosi come il co-protagonista Sam Francisco ( prendono il nome terrestre dalla prima cosa che reputano "di casa"), esistono anche quelli delinquenti e pericolosi, proprio come tra i terrestri. Il poliziotto Matt Sykes vede il partner morire in pattuglia, proprio per mano di un rapinatore alieno, e viene affiancato da un agente dell'altro pianeta: vagamente xenofobo, ma lesto a cambiare opinione, il piedipiatti nostrano intuisce una pista grossa dietro all'omicidio del collega, e grazie anche alla collaborazione con il nuovo arrivato. B-movie, sebbene sia confezionato con un pò di soldi in più degli altri film di certa categoria, con diversi clichés in sceneggiatura (lo sbirro dalla vita privata incasinata, duro ma leale, il collega di "razza" diversa con cui nascerà un'amicizia nonostante tutto, eccetera), soffre un pò la regia anonima di Graham Baker, che gestisce la trama come se fosse quella di un telefilm lungo: James Caan, attore di mezzi toni più di quanto sarebbe sembrato, dà tonalità sfumate ad un ruolo che non le avrebbe previste, Mandy Patinkin si conferma interprete duttile nonostante l'ingombranza fisica, e Terence Stamp fa una marchetta tra le più evidenti di quel periodo in cui si dilettava a fare il comprimario di lusso. 

Nessun commento:

Posta un commento