lunedì 8 luglio 2019



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LA MOSSA DEL PINGUINO ( I, 2013)
DI CLAUDIO AMENDOLA
Con EDOARDO LEO, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari.
COMMEDIA
Per il suo film d'esordio da regista, dopo una lunga carriera davanti alla macchina da presa ( un'abbondante trentina d'anni), Claudio Amendola scelse di girare una commedia corale, con quattro uomini ad un impasse perenne personale, che diventano una squadra nientepopodimeno, di carling, sport da noi poco frequentato. C'è Bruno (Leo), disoccupato a singhiozzo ultratrentenne che non sa gestirsi a livello economico, e la cui moglie minaccia di buttarlo per strada se non cresce; Salvatore (Memphis), precario che da una vita condivide marachelle e errori dell'amico, con padre affetto da Alzheimer a carico; Neno (Fassari), con parrucchino e fama da picchiatore, in realtà un disgraziato solo come un cane; e Ottavio (Fantastichini), vigile in pensione con gamba danneggiata, che è pieno di risentimenti e non sa esprimere i sentimenti. Un'accozzaglia che, a contatto per la strampalata impresa, scopre di poter riuscire in qualcosa, e, forse, diventerà un gruppo di amici. Amendola, che ha scelto di non figurare nel cast del suo primo titolo diretto, gira in maniera composta, fino al punto da far parere il suo lungometraggio una fiction tv ben fatta, ma senza colpi d'ala veri e propri: buon gioco di attori, e qui si vede la cura dell'interprete esperto nello scegliere attori complementari l'uno agli altri, con qualche battuta simpatica, ma senza eccedere in verve. Un esordio sufficiente, che non scade nè nel volgare, nè nella noia, di cui si apprezza l'originalità dello spunto, ma non c'è molto di più.

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