domenica 16 settembre 2018

Risultati immagini per the equalizer 2
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THE EQUALIZER 2 - Senza perdono 
( The Equalizer 2, USA 2018)
DI ANTOINE FUQUA
Con DENZEL WASHINGTON, Ashton Sanders, Pedro Pascal, Melissa Leo.
THRILLER/AZIONE
L'azione si apre su un treno in Turchia, sul quale "The Equalizer" Robert McCaul, in versione rasata a zero, con zuccotto e barba, che affronta un malavitoso locale che ha rapito la propria figlia, solo per infliggere un dolore all'ex-moglie: tornato in USA, dopo aver riportato la bambina alla madre, il giustiziere ex-ufficiale della DIA, riciclatosi come taxista, mette a posto altra gente, e, in parallelo, seguiamo le azioni efferate di un gruppo di assassini che eliminano persone di rilevanza politica a Bruxelles. Quando l'amica di McCaul, che indaga sulla questione, viene uccisa, il protagonista comincia ad indagare e una pista lo porta a scoperte che avrebbe preferito non fare. Sequel dell'adattamento cinematografico della serie televisiva "Un giustiziere a New York", "The Equalizer 2" contempla la quarta collaborazione tra il regista Antoine Fuqua e la star Denzel Washington, e forse è il miglior titolo girato insieme dai due. Non che manchino gli inciampi, vedi le fin troppe opere di bene compiute da McCaul nella conclusione, e che, ad esempio, in tutta la parte della gang di strada che cerca di cooptare il ragazzo vicino di casa del protagonista, c'è una certa scarsezza di verosimiglianza ( una bandaccia che gira armata e commissiona omicidi così arrendevole? Mah...): però  il film è ben girato e, a livello di tensione, gioca bene le proprie carte, tipo nella sequenza in cui il ragazzo si nasconde nella casa di McCaul per sfuggire un pericolo. Si può anche dire che individuare chi sia a capo dell'intrigo sia abbastanza facile, per chi ha una minima conoscenza dei meccanismi del thriller, però va anche riconosciuto che la resa dei conti finale, su uno scenario quasi apocalittico di un posto di mare in piena tempesta, è un pezzo di cinema d'azione da antologia per costruzione e svolgimento. Washington sopperisce con il carisma e la ricerca di convincenti mezzi toni da attore consumato alle molte relative perplessità che possono suscitare le sue performances di lotta. Uno dei non moltissimi casi in cui il secondo episodio è anche migliore del primo. 

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