venerdì 27 aprile 2018

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AVENGERS-INFINITY WAR ( Avengers: Infinity War, USA 2018)
DI ANTHONY E JOE RUSSO
Con ROBERT DOWNEY Jr., CHRIS HEMSWORTH, BENEDICT CUMBERBATCH, JOSH BROLIN.
FANTASTICO/AZIONE/AVVENTURA
L'avvio che contempla due degli Avengers più potenti in assoluto non riuscire a spuntarla con il finalmente entrato in scena Thanos, titano malvagio dalle aspirazioni spropositate, non lascia presagire granchè di buono per "gli Eroi più potenti della Terra": e si prosegue con molti scontri, con i buoni tornati a coalizzarsi, nonostante disfide fratricide, dissensi, ed allontanamenti, contro un nemico dalla forza colossale e forse inscalfibile. Annunciatissimo per i fans sia dei fumetti che della loro versione filmica, "Infinity War" celebra il decimo anniversario della Marvel cinema, avviatasi con l'ormai miliare "Iron Man", e lo fa con i crismi ed i canoni della produzione magna: tutti i più famosi personaggi, cui il pubblico si è negli anni affezionato ( manca Hawkeye, ma viene motivato il perchè) si ritrovano insieme per tentare di sconfiggere un Male che viene da lontanissimo, e comunque era già, per interposta persona, presente anche nel primo film sui "Vendicatori" (era lui il mandante dell'invasione aliena). La sceneggiatura approntata da Christopher Markus e Stephen McFeely bilancia azione scatenata, umorismo distillato e piazzato con equilibrismo ( e chi si lamenta delle "troppe battutine", forse non conosce lo "style Marvel"), e costruzione dei rapporti tra i personaggi in una dimensione robusta anche nel minutaggio ( si sfiorano le due ore e mezza, ma non pesano. La regia dei fratelli Russo, ormai fiduciari plenipotenziari della Marvel, dopo i risultati dei loro due episodi di "Captain America", accompagna lo spettatore in una via impervia, dato l'aspetto fortemente dark di questo racconto, che si sposa al contesto epico, rivelando, nella spettacolarità che vede partecipi anche personaggi che vengono da altre saghe, quali Dr. Strange e i Guardiani della Galassia ( lo spirito anarchico di questi in risposta agli ordini del "leader" Starlord è impagabile...), una questione di fondo. E cioè: fatto salvo che Thanos è, come tutti i dittatori, anche quelli interstellari come lui si autoinveste, con una propria visione, per quanto allucinata, e delle prospettive da imporre per un presupposto "bene superiore", il dilemma la cui risposta qualifica i personaggi è tra Amore e Potere. E può essere, il primo, di qualsiasi natura: per i consanguinei, per chi si sceglie come compagno di vita, per l'Umanità e per la Terra stessa; quindi, in tanta tenebra, la scelta, in nome di un Futuro che sia tale, differenzia i buoni dai cattivi, e lancia le basi, nonostante un finale non proprio ottimista, per una nuova via di Speranza, per quanto poco probabile. Due almeno le scene in cui un fan dei fumetti, e di questi eroi sugli schermi, è difficile che non provi un brivido di esaltazione: l'ingresso in scena di Steve Rogers ed il ritorno in battaglia di Thor. E una domanda: come mai Tony Stark, genio dell'hi-tech, sfoggia un telefono cellulare così antiquato?

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