domenica 15 ottobre 2017

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I SEGRETI DI WIND RIVER ( Wind river, USA/GB/CAN 2017)
DI TAYLOR SHERIDAN
Con JEREMY RENNER, ELIZABETH OLSEN, Kelsey Chow, Graham Greene.
THRILLER
Profondo Nord americano: nel Wyoming innevato quasi tutto l'anno, nella riserva indiana Wind River, vicina all'omonimo fiume, viene ritrovata cadavere una giovane di etnia pellerossa. L'FBI manda una sua agente, che collabora con la polizia locale, composta da pochi elementi, e le dà una mano un cacciatore di predatori che lavora per la "Fish and Wild life Service", compagnia che tutela mandrie e greggi dagli assalti di puma, lupi e altri animali che per sopravvivere alle gelide asperità del territorio, li decimano. Per arrivare alla scoperta della verità, si dovranno aspettare colpi a tradimento e constatare, una volta ancora, quanto il Male possa nascere nella banalità  e dall'assenza di un qualsiasi ritegno morale. L'esordio di Taylor Sheridan, che ha sceneggiato titoli interessanti quali "Sicario" e "Hell or high water", è un thriller con contaminazioni western, ambientato nell'abbacinante biancore di una terra ingenerosa e freddissima: in cui miseria, alcool, assenza di valori la fanno da padroni, e sopravvivere è all'ordine del giorno. Adottando una cadenza decisa, ma quasi eastwoodiana nella tendenza a non accelerare il racconto, Sheridan costruisce una storia amara e malinconica, di padri mutilati di una parte della loro discendenza, e di un'umanità che si ostina a voler vivere in luoghi che sono  molto più consigliabile l'abbandonare che il continuarvi a vivere. Jeremy Renner inietta durezza in un personaggio che ha imparato a convivere con un dolore insanabile, e Elizabeth Olsen dà il giusto senso di spaesamento alla donna dell'FBI venuta da un altro mondo, rispetto a quello in cui si svolge la vicenda. Punteggiato da una colonna sonora efficace di Nick Cave e Warren Ellis, "Wind river" conquista l'attenzione e l'apprezzamento dello spettatore, via via che il lungometraggio scorre, come un rivo, verso la sua conclusione. Presentato con successo a più manifestazioni, ha rischiato di arrivare da noi solo su video o via tv: sarebbe stato un peccato che, analogamente a "Hell or high water", anche questo titolo non fosse stato distribuito regolarmente, perchè si tratta di due dei film più interessanti dell'ultimo biennio, provenuti da oltre l'Atlantico. 

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