lunedì 8 maggio 2017

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LIBERE, DISOBBEDIENTI, INNAMORATE- In between ( Bar Bahar, ISR/F 2016)
DI MAYSALOUN HAMOUD
Con MOUNA HAWA, SANA JAMMELIEH, SHADEN KANBOURA, Mahmud Shalaby.
DRAMMATICO
Tel Aviv, 2016: giovani e abbastanza indipendenti da vivere in un appartamento da sole, tre donne palestinesi inserite in una città più aperta rispetto al resto dello Stato. Ma lo è davvero? Se Salma è una dj che lavora in un bar, e vive con discrezione la propria omosessualità, verrà duramente attaccata dalla sua famiglia, cristiana, alla scoperta della sua relazione con una bella coetanea, Noor è una musulmana osservante che viene dal luogo in cui l'islamismo è più diffuso, in Israele, che ha un fidanzato oscurantista, il quale pretende di comandarla come fosse di sua proprietà; parrebbe che Sheila, avvocato, più lontana da complicazioni religiose, rispetto alle altre due, viva più "sciolta", e trovi conforto in una storia con un ragazzo, formando una bella coppia, ma ad un certo punto, anche lui tirerà fuori una rigidità conservatrice respingente. Il film di Maysaloun Hamoud rivela una mano femminile sia nel tratteggiare i personaggi principali, sia nel porre in evidenza, malgrado la facciata di modernizzazione della condizione femminile, quanto una mentalità retrograda e protervamente misogina, incida ancora oggi sulle donne ai margini del mondo arabo, in una logica di sopraffazione perpetua, urticante. Benchè nel film circolino fin troppa cocaina, e droghe più leggere, in maniera disinvolta, forse per rappresentare una forma di libertà conquistata ( però, pensando a cosa c'è sempre dietro ad un traffico di droga, non è il massimo dell'espressione, su), la ribellione delle tre co-protagoniste è resa senza enfasi eccessiva, anzi, quasi citando il finale de "Il laureato", il lungometraggio si chiude con i personaggi principali fianco a fianco, ma con lo sguardo un pò smarrito, e senza grandi certezze per il futuro. Una traccia di realismo che aggiunge verità ad un film interessante, più volenteroso che riuscito, ma che sottolinea come il ricorso ad una forte formalità nei rapporti interpersonali, ed una smaccata cortesia reciproca, spesso mascherino una diffidenza, ed una prepotenza sorde ma presenti.

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