mercoledì 11 novembre 2015


UN UOMO DA RISPETTARE ( The Master touch, I/D, 1972)
DI MICHELE LUPO
Con KIRK DOUGLAS, GIULIANO GEMMA, Florinda Bolkan, Wolfgang Preiss.
AZIONE
Ad Amburgo, un ladro professionista, che ha passato qualche tempo in carcere, viene contattato da qualcuno che vorrebbe commissionargli un colpo adatto solo ad uno come lui: l'uomo tentenna, si è rifatto una vita, ma il brivido del rischio gli manca, e, trovando un collaboratore in un giovane italiano che sbarca il lunario facendo l'acrobata in un circo, si mette ad organizzare il furto. Chiaramente, le cose non andranno come previsto. Coproduzione italo-tedesca, per la regia di Michele Lupo, che, qualche anno più tardi, avrebbe diretto Bud Spencer  in un paio di film,(ed infatti le scene d'azione sono la cosa migliore di questa pellicola), con Kirk Douglas che, nella fase matura della sua carriera, spesso lavorò in Europa, tornando ad Hollywood più raramente, è un B-movie onesto, in quanto consapevole della propria categoria: su una sceneggiatura abbastanza prevedibile, con personaggi non delineati benissimo ( a soffrirne, più che altro, il rapporto tra "Maestro" e allievo, che si sviluppa non moltissimo, ed era invece il fulcro del racconto, tutto sommato), gli attori danno una mano al regista, seppure Douglas ci metta più che altro mestiere, e Gemma si distingua soprattutto per gli atletismi. Condotto verso un finale che è il naturale arrivo della spirale di cose che vanno storte, non è certo da cineteca, ma si lascia guardare senza annoiare. 

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