sabato 24 giugno 2023


 
TRAMITE AMICIZIA ( I, 2023) 

DI ALESSANDRO SIANI 
Con ALESSANDRO SIANI ,  Matilde Gioli, Max Tortora, Maria Di Biase.
COMMEDIA 
Lorenzo ( Alessandro Siani) è un imprenditore teoricamente all'avanguardia: e cioè, fornisce a chi non ce l'ha, un amico, che sarebbe lui medesimo, per affrontare le situazioni in cui, sarebbe meglio ci fosse qualcuno accanto, come potersi sfogare per un problema, andare in luoghi dove nessuno vuole accompagnare la cliente, e via così. Quando si presenta una situazione d'emergenza per via dell'annunciata vendita dell'azienda in cui lavorano il fratello e la cognata, perché il titolare è depresso e si sente solo, si cerca di utilizzare il "talento" del protagonista per evitare che i dipendenti perdano il lavoro. Il cinema di Alessandro Siani paga pegno per la ormai acclarata mancanza di personalità sia del regista che del comico. Se i primi suoi film diretti e interpretati avevano un buon richiamo sul pubblico, gli ultimi, compreso questo, funzionano poco anche in quel senso, e se titoli leggerini come "Il principe abusivo" e "Cercasi miracolo" contavano su incassi di un certo peso, questi ultimi titoli dell'attore napoletano vanno maluccio: ma è normale che se non ci si rinnova, il pubblico ti abbandoni. Siani rimane a metà, tra l'imitazione di Troisi in versione più "per tutti" e un quadro alla Pieraccioni, già di per sé annacquato e discretamente fuori dalla realtà. Le occasioni di divertimento sono scarse, e se Siani cerca di dare un minimo di spessore a un personaggio che non ne possiede già in fase di scrittura, Matilde Gioli sarà avvenente, ma nella commedia non funziona proprio, mentre Maria Di Biase qua e là potrebbe anche fare buona figura, ma si limita a impersonare un cliché di ingenua dal cuore d'oro di poca sostanza. Rimane Max Tortora, che sarebbe anche bravo, ha i toni e i tempi giusti, ma qui appare sprecato assai, con qualche passaggio malinconico degno di miglior causa. E meno male che il filmetto ha almeno il buon gusto di non andare oltre i novanta minuti di proiezione, perché ha la pedalata stanca già a metà.

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