sabato 4 giugno 2022


LEI ( Her, USA 2013) 
DI SPIKE JONZE
 Con JOAQUIN PHOENIX, Amy Adams, Olivia Wilde, Rooney Mara.
SENTIMENTALE/FANTASCIENZA 
È un immediato futuro, quello nel quale si svolge "Her": si fa sesso tra sconosciuti virtualmente, ma per telefono, si scrivono lettere d'amore a estranei da parte di persone che non si conoscono, e appunto questa è la professione del protagonista del film, il quale è reduce dalla fine di un matrimonio, evento che non sa accettare, e vive una fase di sospensione perenne. Decide così di sperimentare una nuova forma di intelligenza artificiale, a cui dà un nome nome e un'identità femminile: da lì in poi, l'uomo si lascia andare a conversazioni sempre più rivelatrici del suo animo e del suo Io più nascosto, come succede in un relazione amorosa vera e propria, che cresce via via con la conoscenza e con l'abbassare le difese. Ma è sentimento o ossessione? Spike Jonze, su soggetti mai banali, ha elaborato le sue commedie, che sono sempre anche riflessioni su temi etici, molti passi avanti rispetto alla media del cinema corrente: cineasta non prolifico, ha scelto sempre in maniera accurata gli argomenti su cui imperniare le proprie sceneggiature ( e per questa ha vinto il suo secondo Oscar nella categoria, dopo "Il ladro di orchidee"), dando modo agli attori che sceglie per dare volto ai suoi personaggi, di ragalarsi performances particolari. E qui, infatti, Joaquin Phoenix, si mette addosso buona parte del film, con una prova intensa, spaurita e allo stesso tempo ridicola, brillante e drammatica insieme: la voce di "Lei" in originale è di Scarlett Johansson, il doppiaggio tuttavia rende benissimo le sfumature ora sensuali, ora nevrotiche, ora ingannatrici, ora ingenue, di una personalità non reale ma che ci fa credere che invece lo sia. E non ci si illuda: il mondo impersonale descritto da Jonze in questo film è veramente simile al nostro, con la gente che non si parla, incollata fissa agli schermi, che siano quelli di uno smartphone o quelli di un monitor. Il finale apre, meno male, all'incertezza, ai rischi e a quel traballante universo che è quello dei rapporti umani, ma senza provvedere a dare risposte solide.
 

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