giovedì 17 marzo 2022


 
THE BATMAN ( The Batman, USA 2022)

DI MATT REEVES
Con ROBERT PATTINSON, Zoe Kravitz, Jeffrey Wright, Paul Dano.
AZIONE/NOIR
 Settimo volto a celarsi sotto la maschera dalle orecchie appuntite dell'Uomo Pipistrello, Robert Pattinson, quando era stato scelto dalla produzione per impersonare il vigilante di Gotham City, aveva causato diversi pollici verso dei fans, né più, né meno di quando Daniel Craig era stato ufficialmente indicato come il nuovo 007: potenza dei social network, questo ostracismo iniziale viene spesso smontato dall'effettiva prova dell'interprete. Il quale,, già da "Cosmopolis" di Cronenberg in poi, aveva di fatto guadagnato un rispetto mai raggiunto con la saga "Twilight", che gli aveva fatto acquistare la fama. Dopo la trilogia nolaniana, e le due volte in cui era toccato a Ben Affleck impersonare il supereroe creato oramai ottantatré anni fa da Bob Kane, vediamo questa volta una versione più giovane di Batman cercare di risolvere, assieme a un Gordon non ancora commissario, ma tenente di polizia, omicidi di personalità in vista a Gotham, da chi si è autoeletto punitore di corruzione e mal costumi vari: si tratta di una versione più dark e paranoica dell'Enigmista, classico nemico dell'eroe, e vediamo anche Catwoman, al solito ambigua ma più dalla parte dell'alter ego di Bruce Wayne, e un Pinguino corpulento e non ancora tra i principi del crimine, sotto il cui trucco sarebbe assai difficile identificare Colin Farrell. Affidato al regista Matt Reeves, fattosi notare qualche anno fa con "Cloverfield" e poi autore della seconda e terza parte della trilogia reboot de "Il pianeta delle scimmie", "The Batman" è una sorta di "Year One", per citare una storia classicissima delle avventure dell'eroe notturno, in cui inizialmente la presenza dell'eroe con mantello e gadgets vari non è ancora una cosa acquisita per gli abitanti di Gotham City. Una prima parte di buon livello, molto dark, con sfumature noir ben abbozzate, è la migliore di un film spettacolare, girato con abilità ma anche troppo lungo ( quasi tre ore di proiezione, che scorrono fluidamente ma che infine non si giustificano del tutto), con un finale corredato da tragedia biblica, che evidenzia la differenza tra un autore come Christopher Nolan, che sa dare più chiavi di lettura alle proprie opere, ed un regista capace ma non scevro di tendenza alla retorica come Matt Reeves. Pattinson è in scena per otto decimi di film mascherato, con un'inedita ombra di barba mal rasata, ma assolve abbastanza bene il nuovo compito, sensuale assai la versione "coloured" di Cat Woman  di Zoe Kravitz( ma non è inedito il cambio di etnia, essendoci stata già Halle Berry nel bolso film dedicato all'antieroina qualche anno fa), e i cattivi Turturro, Farrell e Dano ( quest'ultimo quasi tutto il tempo con il volto coperto) fanno ancora più bella figura, a livello interpretativo. Ovviamente sul finale si accenna all'ingresso di un nuovo villain, che ghigna assai spesso. Si può facilmente supporre chi sia...

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