venerdì 11 marzo 2022


 
SPIDER-MAN: NO WAY HOME ( Spider-Man: No way home, USA 2021)

DI JON WATTS 

Con TOM HOLLAND,  Zendaya, Dominic Cumberbatch, Marisa Tomei.

Capitolo terzo della terza serie di "Spider-Man" al cinema, se non si tiene conto ( come è giusto fare) dei tre film per la TV americana da noi distribuiti, invece, in sala, negli anni Settanta, "Spider-Man: No way home" prosegue la storia dal punto esatto in cui si concludeva il numero due, "Far from home", e cioè subito dopo la rivelazione dell'editore J.Jonah Jameson, acerrimo nemico dell'Uomo Ragno ( e paradossalmente, almeno nei fumetti, principale del fotografo Peter Parker, vera identità del supereroe), di chi si cela sotto la maschera rossa dell'Arrampicamuri. Ovviamente la vita del giovane eroe, e di chi gli sta attorno, viene sconvolta, tra sostenitori e detrattori, e al protagonista viene in mente di provare a ribaltare la situazione convincendo un "collega" come il Dottor Strange a compiere un incantesimo per cancellare dalla coscienza collettiva la rivelazione che Peter Parker è l'amichevole Uomo Ragno di quartiere: ma Spidey avrà modo di constatare che cambiare le cose può avere conseguenze molto complicate. Tipo riportare in vita, o, perlomeno alla propria dimensione, nemici storici che nemmeno lui ricordava: infatti, si avrà modo di realizzare che nel "multiverso" marvelliano ( anche se lo avevamo appreso guardando gli ultimi due "Avengers") esistono altri piani paralleli di realtà... Divenuto il simbolo del ritorno nelle sale, dopo la pessima situazione creatasi con gli effetti nefasti del COVID, il terzo capitolo affidato al regista Jon Watts della serie dell'eroe creato nel 1962 da Stan Lee ( spunto e testi) e Steve Dirlo ( graficamente) strizza l'occhio, ovviamente, agli antichi fans che seguono le avventure di "Testa di Tela" fino dagli albi con le strisce a fumetti, e prosegue l'ampliamento del mondo Marvel su schermo, ripristinando villains a cui il pubblico è affezionato, e, addirittura, presentando una versione multipla del supereroe. Lungo oltre due ore e mezzo, impiega un po' più del solito a entrare nel vivo del racconto, però, una volta che il quadro è delineato, il ritmo narrativo non fa difetto alla storia, ed è un passaggio decisivo per la maturità del personaggio principale, avere la chance per recuperare errori commessi in passato, ma anche dover fare scelte dolorose, e fare i conti con il proprio "dono". La sceneggiatura mette in campo fin troppi personaggi, lasciando fin troppo sullo sfondo, per esempio, uno dei cattivi più complessi della saga, e più delineati come l'Uomo Sabbia, dedicandogli uno spazio non adeguato, ma il rimando a una delle storie più amate dagli appassionati di Spider-Man, "I sinistri Sei" era un'occasione troppo ghiotta per lasciarla sfuggire. Lo "Spiderverso" si estenderà ulteriormente, dopo due film dedicati a Venom, con l'imminente "Morbius", nemico vampiresco dell'Uomo Ragno, e con "Kraven", altra antica nemesi dell'eroe: su un quarto capitolo con stesso regista e attore protagonista il fattore tempo giocherà invece un ruolo decisivo, perché dipenderà da quando verrà programmato.











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