giovedì 13 gennaio 2022


 
ALLACCIATE LE CINTURE (I, 2014)

DI FERZAN OZPETEK
Con KASIA SMUTNIAK, Francesco Arca, Francesco Scianna, Carolina Crescentini.
DRAMMATICO
Una storia d'amore narrata da prima che sbocci, attraverso gli anni, fino a lasciarla su un sospeso condizionato da uno di quei forse enormi che possono segnare il procedere, o meno, di un'esistenza. Tra Elena e Antonio sembra un rapporto che non s'ha da fare: di classi sociali diverse, di culture opposte, lei idealista e lui razzista e omofobo, eppure i sensi li spingono nelle braccia una dell'altro, il rapporto si solidifica, diventa una famiglia, fino a quando non viene diagnosticato alla donna un cancro, che rimette tutto in discussione: anche la deriva peggiorativa a cui stava andando incontro il legame tra i due protagonisti. Dopo "Rosso Istanbul", che aveva lasciato perlopiù perplessi in tanti spettatori, Ozpetek torna a girare in Puglia, ambientando a Lecce questa storia di amori e dolori, sferzate di vita e cadute improvvise: nonostante alcuni passaggi del racconto risultino abbastanza sommari ( vedi il successo dell'idea imprenditoriale della protagonista)  il film ha discreta tenuta, conta sull'ottima interpretazione di Kasia Smutniak, e risulta convincente anche Francesco Arca, a suo agio in un ruolo composto da diversi spigoli, e ha il pregio di non volere risolvere tutto entro la sua durata, giungendo a una conclusione che è tra le cose migliori della pellicola. Perché la vita non dà tutte le risposte che si cercano, e in un finale quasi metafilmico, in cui i personaggi sfiorano i sé del passato, affrontare i primi passi del futuro in un luogo del cuore può perlomeno dare il coraggio di andare avanti, ritrovando quello che si è stati. 

Nessun commento:

Posta un commento