sabato 21 dicembre 2019

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STAR WARS- EPISODIO IX: L'ASCESA DI SKYWALKER
( Star wars- Episode IX: Rise of Skywalker, USA 2019)
DI J.J. ABRAMS
Con DAISY RIDLEY, ADAM DRIVER, Oscar Isaac, Carrie Fisher.
FANTASCIENZA/AVVENTURA
L'avvio è più dark che non si può: in preda alla sua sete di Potere, Kylo Ren, l'antagonista principale della terza trilogia della serie creata ormai più di quarant'anni fa da George Lucas, giunge all'antro dei Sith, alla radice del Male che ammorba la galassia lontana lontana che muove tutto "Star Wars", e giunge il primo dei colpi di scena. Che, lungi dalla tradizione, si susseguono al punto di lasciare, dopo un pò, abbastanza poco sorpreso lo spettatore: ce n'è uno, vero, piuttosto stordente, ma lo è ancor più perchè rivela qualcosa che mai, negli otto capitoli, ci avevano nemmeno fatto supporre. Ed è questo il maggior limite del capitolo conclusivo della saga della Guerra delle Stelle: forse per non correre il rischio di scontentare le orde di fans più conservatori, quelle che sui social si sono accaniti con furore dando addosso all'opinabile, ma di fatto coraggiosa, nuova direzione data da "Gli ultimi Jedi", si è messo su un lungometraggio che pare un giro in "Star Warsland", mettendo tutto e di più delle creature che hanno popolato la serie, anche per pochi fotogrammi, arrivando ad una conclusione che, narrativamente, fa intravedere poco coraggio o una fondamentale pigrizia nell'esplorare il racconto dello scontro tra lati della Forza ( a proposito, poco rammentata e più che altro messa in scena, ma con momenti che creano confusione anche nel pubblico più esperto della serie). Non è un film brutto come i critici da due righe dei social vorrebbero far credere, lo spettacolo c'è, manca semmai di epica, che invece nei due titoli precedenti non veniva meno, e usa fin troppo i deus-ex-machina come chiave per far svoltare la narrazione. Abrams, richiamato in corsa dopo l'allontanamento di Colin Trevorrow, che aveva rivitalizzato il mondo "Jurassic", per idee non collimanti con quelle di casa Disney, mostra di aver talento per il ritmo, ma ci dà fin troppo dentro, sommando accadimenti senza dar tempo alla storia di prender fiato e lievitare: ed il conflitto lungo e strenuo tra Rey e Ren, che arriva ad una fase finale concitata ma discretamente prevedibile, forse andava trattato meno spettacolarmente e più di scrittura. Tra ritorni in scena vari, "L'ascesa di Skywalker" è in fondo una storia di spettri, di un Passato inaffondabile che marca il presente ed il futuro, come un solco già tracciato e non variabile. Resta un pò di insoddisfazione perchè, probabilmente, si sarebbe voluto un finale diverso, ma vive ancora il ricordo di parziali mugugni di delusione alla fine de "Il ritorno dello Jedi" più di trent'anni fa, ed oggi è considerato uno dei picchi della lunga saga. Che continuerà ancora, in qualche modo. 

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