domenica 10 febbraio 2019

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SOLO SOTTO LE STELLE ( Lonely are the brave, USA 1962)
DI DAVID MILLER
Con KIRK DOUGLAS, Walter Matthau, Gena Rowlands, Michael Kane.
AZIONE/DRAMMATICO
Il romanzo da cui questo film venne tratto era di soli sei anni prima, di Edward Abbey, che firmò anche il soggetto: la sceneggiatura, invece, è opera del ribelle Dalton Trumbo, che instilla nel racconto quella malinconica considerazione che il mondo, cambiando, perde romanticismo e lascia indietro gli inadeguati. Il cowboy solitario John "Jack" Burns, reduce decorato di Corea, è un uomo fuori dal tempo, vive come fosse l'epoca del Far West, ma intorno girano Tir, volano elicotteri, suonano sirene, e, come ogni grande misantropo, Burns confida veramente solo nel suo cavallo Whiskey: finito in carcere per una serata balorda, riesce a fuggire, e, recuperato il cavallo, darà luogo ad una fuga tenace dalla polizia per rifugiare in Messico. Il regista David Miller non ha girato molti film, ma almeno un paio risultano interessanti: questo, e "Azione esecutiva". In un bianco e nero elegante e senza fronzoli, questo atipico western del XX secolo ha una prima parte in cui si presenta l'angolo di mondo che il protagonista vive con disagio, un cantone di Stati Uniti lontano dai grandi centri, ed una seconda quasi tutta concentrata sull'accidentata fuga di Burns, insieme al compagno di avventure di cui non sa fare a meno. E qui la pellicola trova la sua parte più bella e lirica, in una sfida senza quartiere tra un essere umano che non trova posto nella modernità, e quelli che vorrebbero farlo prigioniero e togliergli l'unico suo bene, la libertà. In una lunga sequenza di cui sicuramente Ted Kotcheff ha tenuto conto per girare il suo "Rambo", vent'anni dopo, quasi senza profferir verbo, Douglas rende epica la propria interpretazione, in un'incarnazione romantica del rapporto tra Uomo e Natura, rappresentando l'amicizia tra un essere umano ed un animale, commuovendo lo spettatore nell'avviarsi ad un tragico finale, in cui il pessimismo solido di Trumbo non lascia scampo. Lo sguardo di Douglas che chiude la pellicola, in una sconfitta senza alcuna possibilità di riscatto, è quello di un grande attore che sa come rendere indimenticabile un personaggio. 

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