lunedì 26 marzo 2018

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L'ORA PIU' BUIA ( The darkest hour, GB 2017)
DI JOE WRIGHT
Con GARY OLDMAN, Kristin Scott-Thomas, Ben Mendehlson, Lily James.
DRAMMATICO
"A me piace ascoltarlo, basta non seguire le sue indicazioni", dice uno dei Lord ad un altro, preparandosi a sentire un discorso cruciale di Winston Churchill, nominato capo del governo britannico mentre infuria una delle crisi più profonde che mai abbiano colpito l'Europa, con l'avanzare delle truppe naziste, che stanno conquistando con rapidità molti Paesi; il film diretto da Joe Wright apre con un'inquadratura "a pioggia" sul parlamento della Gran Bretagna, in una fase contrastata in cui appunto in molti politici propenderebbero per un accordo con Hitler, al fine di salvare qualcosa. Dipinto mentre fa colazione con una robusta dose di whisky, in vestaglia rosa, e consapevole della diffidenza, quando non addirittura dell'astio che a malapena vengono celati nei suoi confronti dai più, Churchill si arrocca su una posizione di resistenza strenua all'avanzata nazista, a dispetto della diplomazia, e a dispetto della logica presentatagli dal consiglio di guerra. La sceneggiatura di Anthony McCarten si dipana come un thriller a sfondo storico, in un lungometraggio che verte molto sui dialoghi, ma che avvince lo spettatore, nonostante la Storia sia nota: l'abilità di mostrare ogni pecca di un personaggio storico, spesso ripreso in controluce, unendola alle frasi rimaste memorabili, e all'atteggiamento ostinato e controcorrente nel perseguire l'intento di combattere la minaccia nazista, nonostante risulti, nel frangente, senza grandi possibilità di contrasto. Il cuore del film è nella bellissima scena della metropolitana, storicamente poco attendibile, ma toccante e intensa. Pur sotto un trucco abbondantissimo, Gary Oldman è bravissimo nel rendere i borbottii, le esitazioni, lo stridulo che ha nel porsi del celebre politico inglese, e pur essendo un film che basa molto di sè sulla performance attoriale del protagonista, "L'ora più buia" non dà modo di annoiarsi, viaggiando con impeto verso la dichiarazione di guerra ad un orrore senza precedenti nella Storia dell'Uomo, col tocco elegante di un regista che sempre più delinea un marcato stile personale, e firmando un messaggio sul non darsi mai per vinti, nonostante tutto e tutti. 

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