sabato 13 dicembre 2014


ALICE NEL PAESE DELLE MERAVIGLIE 
(Alice in Wonderland,USA 1951)
DI CLYDE GERONIMI,HAMILTON LUSKE,WILFRED JACKSON
ANIMAZIONE
FIABA
Fu uno dei primi classici letterari che Walt Disney produsse,mettendo nel fantasmagorico stile del suo studio,il romanzo di Lewis Carroll che si è prestato a miriadi di interpretazioni psicanalitiche,ma che deluse le aspettative della casa di produzione:non garantì incassi strepitosi,e,a ben vedere è uno dei film meno rieditati della Disney Productions.Eppure,ancora oggi,"Alice nel Paese delle Meraviglie" è uno dei più citati nelle illustrazioni:ma sembra avere più un valore iconico,che essere ricordato come uno dei classici da vedere e rivedere.E forse è per via della sua struttura,senza un filo logico vero e proprio,per la sua natura ammiccante,seppure si tratti di una pellicola uscita all'inizio degli anni Cinquanta,a cose come funghi lisergici,e altre "stranezze".Del resto,è una delle produzioni Disney meno adatte ad un pubblico infantile:bastino gli inquietanti Pinco Panco e Panco Pinco,e peggio ancora,la storiella,da un racconto nonsense carrolliano,del tricheco e del carpentiere.In questo segmento della pellicola,un tricheco descritto come un famelico orco,inganna delle tenere ostriche,e le porta lontane dalla tana per divorarle.In questa scena,non c'è alcuna traccia della tradizionale positività dei cartoon (spesso e volentieri parecchio relativa,vero),e se ci si pensa,è di raro orrore quello che accade,la sequenza come viene costruita e risolta,giacchè il tricheco è ritratto come un orco ,i piccoli molluschi sembrano bambini,e niente li salverà dalla famelica bramosia dell'ingannatore. Aggiungiamoci la foga da tagliatrice di teste dei poveri soldati-carta da parte della dispotica Regina Rossa,e il film assume la forma di un vero e proprio incubo:sì,la dimensione fantastica è insieme racconto e sfondo su cui la vicenda verte,e il classico di Carroll è davvero un'allegoria continua.Ma per quanto si possa apprezzare l'inventiva e la tecnica illustratoria disneyana,"Alice nel Paese delle Meraviglie" è fin troppo disturbante,contorto,per non essere apprezzato più per spezzoni,che nella sua interezza.

Nessun commento:

Posta un commento