mercoledì 5 novembre 2014


CONFUSI E FELICI (I,2014)
DI MASSIMILIANO BRUNO
Con CLAUDIO BISIO,Marco Giallini,Anna Foglietta,Caterina Guzzanti.
COMMEDIA
Chi aiuta l'analista,se va in crisi? C'è quello che spaccia roba da fumare,e ogni tanto ha una sorta di black-out,quello che è corpulento e a quarant'anni è mamma-dipendente,la coppia che sessualmente sembra non aver più molto da dirsi,e comunque lui è troppo concentrato sui social network,il telecronista abbandonato la moglie che è soggetto a scoppi d'ira,un'ultraquarantenne ai confini della ninfomania,e colui che li ha in cura, dopo una brutta notizia sul suo stato di salute,va in tilt.A questo punto,per i ben noti rapporti di dipendenza che possono crearsi in queste cose,tocca proprio ai suoi assistiti,cercare di scuotere l'uomo,coadiuvati dalla sua segretaria.Tre anni fa,"Nessuno mi può giudicare",l'esordio da regista di Massimiliano Bruno,aveva riscosso un inaspettato successo, però,al terzo lungometraggio,il regista,che qui recita nel ruolo del "ciccio" troppo legato a mammà,sembra avere esaurito l'inventiva:per essere chiari,il sospetto di un certo qualunquismo,sia pure in un contesto leggero leggero,era sorto fin dal film citato,confermato nella traballante commedia a sfondo "sociale" di "Viva l'Italia",ma qui non c'è da salvare quasi niente,se si fa eccezione per qualche spunto del ruvido ma sempre valido Marco Giallini.La coppia Sermonti-Guzzanti non sta nè in cielo nè in terra,la Minaccioni propone una figurina bidimensionale,Bruno è relativamente divertente,Papaleo,esagitato e berciante,è ai minimi storici,e la Foglietta,per quanto decorosa,rifà pure la scenetta della serenata in romanesco,vista già in "Colpi di fulmine" (con marchettona di Gazzè,Fabi & Silvestri...),e se tutto verte su Claudio Bisio,qua l'attore funziona poco assai,quasi svogliato e poco in sintonia con personaggio e storia. 

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