giovedì 6 luglio 2023


 
SCORDATO ( I, 2023) 

DI ROCCO PAPALEO 
Con ROCCO PAPALEO , Simone  Corbisiero  , Giorgia, Angela Curri. 
DRAMMATICO/COMMEDIA 
Orlando si barcamena tra approcci a letto con donne che non desidera, un lavoro da accordatore  di pianoforti che non lo soddisfa, e i ricordi di una vita consumata nei rimpianti: trasferitosi a Salerno da Lauria, si confronta di continuo con il sé stesso giovane, che lo critica e cerca di infondergli un po' di antico entusiasmo, finché il casuale incontro con una fisioterapista non porta il protagonista ad una lenta riconsiderazione di sé. Giunto alla quarta regia, Papaleo fa partire il film come una commedia incentrata su un personaggio sfasato, perennemente fuori contesto, ma via via la storia mostra risvolti sempre più problematici e drammatici, sul rimosso e sul troppo dimenticato. Sì intuisce, a mano a mano che il film procede, che l'infelicità manifesta del personaggio principale viene da cose successe nel suo passato, verso le quali non ha saputo porsi come forse avrebbe dovuto: anche tornare nella casa di famiglia, a Lauria, è quasi un'impresa per lui. Si sorride, eccome, ma "Scordato" è un lungometraggio che va avanti a suon di amarezze, per quanto si arrivi alla fine con un protagonista più consapevole di sé, e, realizzando che non tutto si può risolvere,nel corso di un'esistenza, anche più finalmente sereno. Peccato per il personaggio di Giorgia, peraltro reso con disinvoltura dalla cantante, abbastanza forzato, che fa un'uscita di scena piuttosto impropria. Però il film, cucito addosso a sé stesso dal regista- protagonista, racconta un personaggio che alla fine, ha il coraggio della propria fragilità, e della sua non idoneità ad assimilare le cose come fanno tanti: in più, c'è una riflessione onesta e per nulla scontata su un confronto su quel che si era e quel che si diventa con il peso degli anni, che di solito viene rifuggito, nel cinema, e qui è reso in maniera ad un tempo surreale e sincera in maniera appuntita. Se Rocco Papaleo regista è forse al suo lavoro più personale e meno dispersivo, e magari migliore, dirigendo storia e attori con sentita partecipazione, l'attore, nel finale, viene voglia di prenderlo a braccetto per  accompagnarlo, per la carica di umana simpatia che si prova per questo povero cristo, meglio di tanta altra gente, ma di questo non al corrente.

Nessun commento:

Posta un commento