martedì 19 luglio 2016


QUESTA VOLTA PARLIAMO DI UOMINI ( I, 1965)
DI LINA WERTMULLER
Con NINO MANFREDI, Margaret Lee, Milena Vukotic, Luciana Paluzzi.
COMMEDIA
A seguire "Se permettete parliamo di donne", esordio registico di uno sceneggiatore che poi avrebbe fatto molta strada nel cinema italiano, Ettore Scola, uscì questa "risposta" diretta da una delle prime registe di casa nostra, Lina Wertmuller: anche qui si tratta di un film a episodi, collegati da una cornice in cui un poveraccio, tutto insaponato, rimane chiuso fuori di casa, per le scale di un condominio. Unico protagonista, di tutti e quattro i segmenti, e delle parti che li uniscono, Nino Manfredi: in uno è un riccastro che, di fronte alla prospettiva di impoverirsi, incita la propria signora nel suo vizio di rubare gioielli, nel secondo un rozzo lanciatore di coltelli maltratta la sua fedelissima e straziata compagna, nell'episodio seguente un rigido professore elabora uno strampalato piano per "farsi uccidere" dalla bella moglie ( ma è una finta), e nell'ultimo pezzo un contadino fannullone e avvezzo al fiasco passa oziosamente la propria giornata per tornare a casa e trattare malamente, e come donna oggetto la propria sposa. Al di là della visione antimaschio quasi radicale, perchè di ironia ce n'è veramente poca, in sceneggiatura e regia, il che sinceramente alla lunga risulta irritante, questo film della Wertmuller è di una noia esponenziale, porge al povero Manfredi quattro personaggi di un'antipatia sonora, nonostante la bravura e la naturale umanità dell'attore, che poco può fare con tal materiale a disposizione. Quattro capitoli di cui forse il meno peggiore è l'ultimo, anche perchè l'attore è un pò più a suo agio: ma se l'intenzione era far sorridere con sarcasmo, la direzione è completamente errata...

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