LA VEDOVA WINCHESTER (Winchester, USA/AUS 2017)
DI MICHAEL e PETER SPIERIG
Con HELEN MIRREN, JASON CLARKE, Sarah Snook, Angus Sampson.
HORROR
La signora erede delle non poche finanze dell'inventore del celeberrimo fucile ricaricabile, che influenzò non poco le sorti delle guerre con i pellerossa, William Winchester, pare che visse gli ultimi anni della propria vita convinta di essere circondata da vittime dell'arma congegnata dal consorte: e che abbia creato una magione espansa al massimo livello, affinché potessero esserci stanze in cui gli spiriti non la tormentassero. Su questa storia, i fratelli Michael e Peter Spierig, che hanno realizzato alcuni horror non di bassa lega, e vengono dall'ultimo capitolo di "Saw" hanno costruito un film che, a differenza dei loro titoli precedenti, conta meno sugli aspetti sanguinari e più sulle suggestioni. Infatti, viene narrata l'esperienza dello psicologo Eric Prince, bravo ma troppo dedito all'uso del laudano per stordirsi, che viene convocato dalla società facente capo alla donna, ritenuta non in grado di condurre le operazioni commerciali, per vagliarla da un punto di vista clinico: quello che scoprirà trascende nel soprannaturale. Le premesse e due interpreti di buon valore come Helen Mirren e Jason Clarke autorizzavano ad aspettarsi qualcosa di più di una "ghost story" che tende al verboso, e non mostra niente che non sia già visto. Se voleva essere una condanna dell'utilizzo delle armi da fuoco, non arriva al punto, se le intenzioni erano quelle di un racconto d'orrore con radici nella realtà, la tensione è troppo sfumata: si arriva alla prevedibile conclusione con la sensazione di aver visto un film non infimo, ma, seppure di passabile confezione, non lascia granchè nel pubblico.
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