I TARTASSATI ( I, 1959)
DI STENO
Con TOTO', ALDO FABRIZI, Louis De Funès, Cathia Caro.
COMMEDIA
Le tasse, benchè ci siano stati ministri che abbiano asserito che è bello pagarle ( e comunque, fino ad un certo punto, è perlomeno giusto, se si pretendono i servizi), sono da sempre una spina nel fianco del cittadino medio: troppo alte, troppe, troppo in espansione e mai in diminuzione. Steno, su sceneggiatura firmata da cinque persone, tra cui egli stesso, Aldo Fabrizi e Ruggero Maccari, girò questa commedia in cui riuniva all'attore romano Totò, in una versione "borghesizzata" del precedente "Guardie e ladri". Nel quale appunto Fabrizi rivestiva il ruolo di un poliziotto dal volto umano e Totò un ladro per sopravvivenza, e qua invece il primo è un maresciallo della Polizia Tributaria, vecchio nome della Guardia di Finanza, e il secondo è un commerciante dai buoni guadagni ma dai molti intrallazzi fiscali. Potrebbe essere ambientato, con opportuni ritocchi, al giorno d'oggi, giacché l'insofferenza degli italiani per le gabelle, se possibile, è anche aumentata, implicitamente perchè giunte oltre il livello di guardia: il film tuttavia diverte, e non poco, nei duetti tra Aldo Fabrizi e Totò (la scena dell'arruffianamento "politico" di Totò verso i due che fanno i controlli è da antologia), e punge, in chiave commerciale, ma fa il suo dovere di commedia di costume ben scritta ed interpretata. Tra le cose migliori di Steno, meno corrive e maggiormente centrate sull'epoca in cui venne realizzata.
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