martedì 20 marzo 2018

Risultati immagini per aspirante vedovoRisultati immagini per aspirante vedovo
ASPIRANTE VEDOVO ( I, 2013)
DI MASSIMO VENIER
Con FABIO DE LUIGI, LUCIANA LITTIZZETTO, Alessandro Besentini, Roberto Citran.
COMMEDIA
I classici della commedia all'italiana, soprattutto quelli degli anni Sessanta, hanno conosciuto, in alcune occasioni, dei remakes, ovviamente adeguati all'ottica di oggi, come è accaduto a "A cavallo della tigre" (che non fu un successo commerciale, ma uno dei primi, riusciti, tentativi di mescolare commedia e dramma) e anche a "Il vedovo", che è rimasto più impresso, anche se la sua fama è accresciuta negli anni, più che al momento dell'uscita nelle sale. Per ora, l'impressione è che sarebbe stato bene lasciare le cose come stavano: perchè rifare un film se del soggetto non se ne può fare un film migliore? Nel vedere le tribolazioni del viziato, e presunto furbacchione Alberto Nardi, nel voler fare l'imprenditore rampante invece tenuto al guinzaglio, e a giro stretto dalla moglie velenosa e abbiente Susanna, in versione moderna, senza arrivare a vituperarlo come hanno fatto molte firme nel recensirlo, con tutta la disponibilità possibile, si può arrivare a trovarlo superfluo. Perchè non è fatto malissimo, ma è freddino e diligente, non fa ridere, perchè la carica mordace dell'originale se la sogna, e tranne un paio di battute di De Luigi, la pellicola scorre senza lasciar gran segno di sè, e perchè il piano del film del 1959 per eliminare la consorte-iena era molto meno macchinoso di quello tirato fuori qua. Certo, va da sè che Massimo Venier non è Dino Risi, soprattutto quello che appunto da quell'epoca all'inizio degli anni Settanta le azzeccava quasi tutte, e che nè De Luigi, nè la Littizzetto sono Alberto Sordi e Franca Valeri: lui adopera mezzi toni e freddure laddove Sordi metteva grinta, vittimismo e un estro bambinesco al limite della follia,  lei risulta petulante e incarognita (e comunque appare chiaro che la comica piemontese al cinema non funziona) era precisa, puntuale e glaciale. Il tutto si risolve in una scarsa ora e mezza vagamente plumbea, e innocua: che, parlando di qualcosa che in qualche modo ha a che fare con la satira, non è proprio quel che ci vuole.

Nessun commento:

Posta un commento