martedì 2 ottobre 2018

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BLACKKKLANSMAN ( Blackkklansman, USA 2018)
DI SPIKE LEE
Con JOHN DAVID WASHINGTON, Adam Driver, Ryan Eggold, Laura Harrier.
COMMEDIA/DRAMMATICO
Frettolosamente etichettato (ma sono i tempi troppo celeri di Internet, a causare a volte una superficialità di giudizio) come sopravvalutato o sorpassato, come accade anche ad un altro regista un tempo considerato un fenomeno come Tim Burton, Spike Lee torna agli onori della cronaca con questo titolo: tratto dal libro omonimo del vero Ron Stallworth, poliziotto afroamericano che si infiltrò, molto strano a dirsi, tra le file del Ku Klux Klan di una provincia del Colorado, usando un collega bianco come tramite per sventare un'azione eversiva dei membri della sezione dell'organizzazione razzista. Lee tiene il registro della pellicola in bilico tra satira e dramma, sullo sfondo di una ricostruzione d'ambiente molto efficace, dei primi anni Settanta, con pettinature afro cotonatissime, evidenziando la cura nell'aspetto dei neri rispetto allo scialbo appeal di molti dei bianchi: senza manicheismi, dato che pone in parallelo due forme di fanatismo, delle due razze, nel prefinale, sottolineando la labile distanza tra una forte convinzione delle proprie ragioni e lo sfociare in un'intolleranza aggressiva. Agile nella narrazione e brioso nella presentazione dei personaggi, nonostante la durata non brevissima di 135 minuti,  il film deve molto della sua riuscita al saper parlare di un argomento assai serio come i conflitti razziali mai veramente sopiti negli Stati Uniti ( non che qui, a quanto pare, sia granchè migliore la situazione), nonostante l'avvento di un presidente non bianco: Lee non risparmia strali contro il "commander in chief" in carica, che, come risaputo, non ha mai preso posizione pubblicamente contro le frange suprematiste del suo elettorato, e lo fa mostrando, negli ultimi minuti del film, scene prese dal vero di esplosioni di violenza di associazioni fieramente razziste. Ottimo il gioco degli interpreti, con una menzione obbligatoria ai due principali, il "black" John David Washington, e Adam Driver, che si conferma interprete duttile; presentato a Cannes con buona affermazione, potrebbe risultare uno dei potenziali pretendenti agli Oscar nella prossima primavera. 

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