...E POI LO CHIAMARONO IL MAGNIFICO ( I/YU/F, 1972)
DI E.B. CLUCHER
Con TERENCE HILL, Gregory Walcott, Harry Carey jr., Yanti Somer.
WESTERN/COMMEDIA
Dopo il considerevole impatto al botteghino del dittico su "Trinità", Enzo Barboni, in arte E.B. Clucher girò, senza Bud Spencer, e con il solo Terence Hill, questo film che idealmente si svolge nello stesso West fatto di cazzottoni, risse copiose e senza spargimenti di sangue in cui si muovevano i due eroi dei titoli precedenti. Anche se era la prima volta da star di Hill in versione solista, il pubblico premiò entusiasticamente il film, facendolo arrivare al quinto posto della classifica generale degli incassi del '72/73. Il protagonista entra in scena solo dopo oltre venti minuti di narrazione, visto che vengono presentati prima i suoi compagni d'avventura: che saranno una scorta e un cordone di protezione per il giovane che viene dall'Inghilterra, è il figlio del quarto socio della banda, si chiama Thomas Moore, ed è stato ben educato, nonostante al momento giusto sembri cavarsela nel menare. Come di consueto, sono presenti i caratteristi Sal Borgese, maestro d'armi e specialista nel buscare sberle e botte varie, così come l'italo-francese Riccardo Pizzuti, dai caratteristici barba e capelli imbiancati; il film, coprodotto tra Italia, Jugoslavia e Francia, è passabilmente divertente, presentando le abituali scene d'azione, senza il rassicurante lato comico di Bud Spencer, ma allestendo comunque un racconto che non serva solo come intermezzo tra le sequenze con scazzottate, vero motivo d'attrazione di questi lungometraggi. Curiosamente, con gli anni, è un titolo che è stato relativamente rimosso, ma è uno dei più riusciti tra quelli con il solo Terence Hill.
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