UNSANE ( Unsane, USA 2018)
DI STEVEN SODERBERGH
Con CLAIRE FOY, Jay Pharoah, Joshua Leonard, Juno Temple.
THRILLER
In un'era in cui è regolare senza guardare davvero ciò cui si appone una firma, di fatto autorizzando qualcuno a fare ciò che non abbiamo avuto tempo o voglia di controllare, Steven Soderbergh gira un thriller, completamente girato con Iphone, che verte su questo, mescolandolo ad un caso di stalking destinato a degenerare in una spirale di terrore e violenza. "Unsane" inquadra da subito la sua protagonista Sawyer come una donna spigolosa, malfidata, ostica, ambiziosa, che cerca avventure nei locali con sconosciuti, salvo recedere all'ultimo momento, e risultando ossessionata da un uomo che l'ha perseguitata: durante una seduta da una analista che la segue, le viene fatto firmare un modulo, e da lì in poi comincia la sua discesa in inferi che hanno i corridoi asettici di un centro di riabilitazione, e l'ermetica chiusura verso l'esterno di personale che agisce non in buona fede. Soderbergh, come in "Effetti collaterali", attacca un sistema con gravi falle verso chi dovrebbe assistere, quale quello sanitario americano, nonostante le riforme obamiane, accusando anche le compagnie assicurative che fanno lucrare sulla pelle delle persone, innescando un rituale di speculazioni a costo della salute mentale e fisica di chi ne finisce vittima. In parallelo, gira un thriller che è una sfida tra una perseguitata ( che ha l'intelligenza di rendere sgradevole) ed un maniaco ossessivo: non tutto gira alla perfezione, soprattutto quando il film giunge agli snodi decisivi della trama, con qualche ellisse di troppo. Però la tensione è bella alta per tutta la durata del lungometraggio, la sperimentazione delle riprese non toglie nulla alla riuscita dello spettacolo, gli interpreti rendono bene (Claire Foy sta in equilibrio perfetto tra il far parteggiare apertamente lo spettatore per lei e il dare connotati anche spregevoli al suo personaggio), e il film funziona eccome, portando il pubblico a ragionamenti sulla reale autonomia e libertà di chiunque, di fronte a sistemi che con metodi subdoli lavorano assiduamente a ledere o rovinare il campo dei diritti.
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