12 SOLDIERS ( 12 Strong, USA 2018)
DI NICOLAI FUGLSIG
Con CHRIS HEMSWORTH, Michael Shannon, Michael Pena, Navid Negahban.
GUERRA
Sebbene abbia dell'incredibile, pare che la vicenda narrata in "12 Soldiers" sia accaduta realmente, e sia stata in documenti di Stato desecretati da poco: in pratica, dodici militari americani scelti inviati in Afghanistan appena dopo l'11/9, per dare una mano a una milizia ribelle per combattere i talebani di una provincia afghana, in un preambolo della guerra che si scatenerà a breve, e ancora, in pratica, non è finita. Anche se il regista non è di provenienza USA, essendo Fuglsig danese, questo film di guerra in cui i soldati vanno al galoppo contro il nemico ( un "warstern"?) è una bella inzuppata di retorica, diciamolo: il protagonista che vede l'attacco alle Twin Towers in tv e scalpita per andare a dare una lezione al "nemico", al punto da prendere a calci la scrivania negli uffici del comando, vari discorsi patriottici lungo lo scorrere della pellicola, Al Qaeda raffigurata in un comandante talebano che sembra una versione macabra di Sandokan. Le scene d'azione sono realizzate bene, anche se spesso ad alto tasso di improbabilità ( vedi guerriglieri nemici che sparano sempre mira, o stanno fermi ad aspettare le mitragliate dei soldati USA, ma questo è un classicissimo del genere bellico fino dai tempi di John Wayne, e comunque su tutte la scena del carro armato che spara un colpo e tutti gli assaltatori a cavallo si abbassano schivando la cannonata...): il film potrà piacere a qualche appassionato di war-movies, ma rimane deprecabile l'utilizzo di un attore quale Michael Shannon, altrove di ben altro valore, e si constata che Chris Hemsworth fatica ad uscire dalla caratterizzazione del Dio del Tuono marvelliano ( anche se va riconosciuto che in "Blackhat" non se la cavava male), mentre ci si domanda come Michael Pena abbia accettato di interpretare un personaggio così scritto male, e relegato ai margini.
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