OPERATION FINALE ( Operation Finale, USA 2018)
DI CHRIS WEITZ
Con CHRIS ISAAK, BEN KINGSLEY, Mélanie Laurent, Joe Alwyn.
DRAMMATICO/THRILLER/BIOGRAFICO
La caccia ai criminali di guerra nazisti, di cui fu alfiere Simon Wiesenthal, fu una serie di operazioni volte ad assicurare alla Giustizia gente che della ferocia aveva fatto abuso durante la II Guerra Mondiale, e il servizio segreto israeliano, il Mossad, condusse in porto diverse missioni per processare ex-gerarchi ed alte cariche del partito nazista: Adolf Eichmann, come molti fuggito in Sud America, fu catturato e portato davanti alla corte nel 1961, a cui seguì la condanna a morte per impiccagione. Il film di Chris Weitz narra, ovviamente romanzando la vicenda, della messa a punto del rapimento dell'ex alto ufficiale e funzionario, tra i nomi di maggior peso all'interno del Reich: costruito come un thriller che rievoca alcuni passaggi dello spielberghiano "Munich", per la messa in scena dello staff di cacciatori di nazisti e dei rapporti, anche contrastanti, tra i membri, è una produzione di prim'ordine, anche se ha conosciuto la distribuzione soltanto via Netflix (facciamoci i conti, ormai fa parte della norma). In due ore e un soffio, si ha modo di seguire, tra Argentina e Israele, l'operazione, con l'ottica di Peter Malkin, cui dà fattezze Oscar Isaac, ossessionato dal dolore di aver perso una persona cara negli eccidi nazisti, e di osservare la "normalità" dell'Eichmann impersonato da Ben Kingsley, che dietro ad un aspetto di ometto poco significante cela un passato di morte e potere impastati da una malvagità di fondo inespugnabile. La prova di Kingsley, che esprime tutta la natura subdola del mostro nazista, che finge di provare rimorso per convenienza, e alla prima occasione tira fuori la propria viscida inumanità, è tra le cose migliori del lungometraggio, che ha un taglio molto classico, proprietà di inquadrature senza cedere ad accelerazioni forzate, ed una fotografia elegante di Javier Aguirresarobe, già apprezzato in "The Others" e "Mare dentro". Utile a non dimenticare l'insana onda di crudeltà che spazzò il mondo per lunghi anni, partendo dal centro dell'Europa, "Operation finale" è anche un racconto sul singolo al servizio del "bene comune" , e sui sacrifici inevitabili per esso.
Nessun commento:
Posta un commento