OCEAN'S 8 ( Ocean's Eight, USA 2018)
DI GARY ROSS
Con SANDRA BULLOCK, CATE BLANCHETT, Helena Bonham-Carter, Anne Hathaway.
COMMEDIA/THRILLER
Fin dalle prime scene le battute della sceneggiatura ci avvertono che Danny Ocean, il personaggio che per tre volte George Clooney ha interpretato nella serie diretta da Steven Soderbergh (che qui figura come co-produttore), è passato a miglior vita, e questo spin-off al femminile vede la sorella Debbie uscire di prigione dopo cinque anni, e, nonostante abbia espresso la sua volontà di rigare diritto, buon sangue non mente: e allora, per fare un colpo di un certo peso, mette insieme una banda tutta di donne, per rubare gioielli preziosissimi.... Tra le non molte uscite con mire commerciali abbastanza alte dell'Estate al cinema, questa derivazione di un remake di successo ( infatti, l'originale era "Colpo grosso" del '65, con la gang Sinatra...) poteva apparire come un pò forzata: riprendendo appunto un canovaccio di provato appeal e volgendolo al femminile, sembrava l'ennesima furbata hollywoodiana realizzata con il minimo delle idee per fare il pieno al box-office. E invece il gioco funziona: certo, non ci troviamo dinanzi ad un film che lascerà un segno particolare e duraturo, ma la regia di Gary Ross, ex-sceneggiatore che aveva colpito con l'esordio, ormai vent'anni fa, di "Pleasantville", e poi aveva girato pellicole meno interessanti, fa scorrere fluida la storia, e sia la preparazione del colpaccio, che la sua realizzazione, sono rese con brillantezza e abilità. Nel darsi la battuta le attrici in scena sono efficaci, le migliori in tal senso Cate Blanchett, che con gli anni sta diventando sempre più fascinosa, Helena Bonham-Carter che mette una vivace nevrosi nel suo personaggio, e Anne Hathaway, che caratterizza un'impostatissima star del cinema con divertita verve, mentre Rihanna, per quanto bellissima, non appare molto a proprio agio nel recitare. Parrebbe una storia autoconclusiva, ma si sa benissimo che deciderà il botteghino se la squadra avrà nuove avventure: sarà il tono da commedia gialla in stile anni '60, sarà la confezione piuttosto riuscita, ma potrebbe essere una nuova trilogia forse anche migliore di quella originale, di cui, francamente, era piuttosto riuscito solo il primo capitolo.
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