PERFECT ( Perfect, USA 1985)
DI JAMES BRIDGES
Con JOHN TRAVOLTA, JAMIE LEE CURTIS, Latine Newman, .
COMMEDIA/ DRAMMATICO
Reporter di "Rolling Stone" a caccia di scoop per rinvigorire la propria carriera dopo qualche inciampo, il giovane Adam Lawrence intuisce che il boom delle palestre sia da scandagliare, per capire meglio cosa ci sia dietro il vigore con cui la gente in pieno anni Ottanta fa le corse per frequentare luoghi attrezzati con macchinari per esaltare la forma fisica. La diffidenza con cui viene genericamente accolto, non lo frena dal raccontare cose personali dei pochi che acconsentono a farsi intervistare, pur di creare il reportage. Saranno guai. Fu il film che causò la seconda battuta d'arresto nella carriera partita sfolgorante di John Travolta, e fu anche la seconda collaborazione con James Bridges, regista che lo aveva già diretto in "Urban cowboy": nonostante si tratti di una pellicola molto "sul pezzo", che cogliesse bene un nuovo fenomeno in piena espansione, non solo negli USA, come quello dell'aerobica e del nuovo culto del corpo dell'America reaganiana, il film appare ben presto come un lungometraggio che non sappia bene che strada prendere, la commedia di costume o un relativo dramma soft su una nuova superficialità corrente. Se Travolta fatica a fare emergere il lato sinistro di un personaggio ambiguo, se la cava meglio Jamie Lee Curtis, al solito in gran forma fisica, nel ruolo dell'istruttrice che non si fida troppo del giornalista. Peccato che Bridges abbia, in pratica, chiuso la sua carriera di director altalenante, ma capace di film con tematiche interessanti, con una pellicola nella quale si respira tutta la parte futile di un decennio improntato alla reimpostazione dell'immagine urbi et orbi.
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