domenica 24 aprile 2022


 
DIVINA CREATURA ( I, 1975)

DI GIUSEPPE PATRONI GRIFFI 

Con LAURA ANTONELLI, TERENCE STAMP,  Marcello Mastroianni, Duilio Del Prete.

DRAMMATICO

Attratto dal fascino di una bella donna, senza curarsi che abbia già una relazione, un duca, nella Roma degli anni Venti del Novecento, si incapriccia di lei e la seduce, dapprima prendendola per una conquista passeggera,via via però provando tormento e lacerazioni interiori, quando scopre che la ragazza non è proprio di virtù cristallina, e, anzi, è frequentemente vista in case di tolleranza, e, inoltre, ha una passione legata al passato per un cugino del nobiluomo: il quale addirittura, roso da un ambivalente sentimento verso la "divina creatura" da un lato ne progetta l'uccisione tramite avvelenamento, da un altro è spossato da quel che lo lega a lei. Il tutto mentre l'Italia si prepara a farsi dominare dal fascismo, e molti gaudenti si preparano a fare il salto della quaglia in camicia nera per opportunismo. Dramma tratto dal romanzo "La divina fanciulla", edito nel decennio rievocato dal racconto, è interessante nel dipingere il quadro di effimera noncuranza con cui la casta aristocratica si avvia a favorire l'ascesa mussoliniana, e, infatti, la sequenza finale, con il mondano Duilio Del Prete che intona gagliardo "Giovinezza, giovinezza" assieme ad una prostituta del boudoir frequentato, mentre in un'altra stanza si consuma una tragedia è la migliore della pellicola: altrove, la regia di Patroni Griffi assume una tonalità distaccata, fin troppo fredda per narrare una storia fatta di passioni sotterranee e per molti versi, nemmeno sane. Del cast convince poco, curiosamente, Mastroianni, ma la sensazione è che al suo personaggio venga dedicato meno tempo del necessario per elaborare a modo le sfaccettature; meglio figurano l'algido Terence Stamp, e il baldanzoso Duilio Del Prete, mentre la sensualità di Laura Antonelli viene emanata a profusione. Il nudo dell'attrice di Pola è stato uno dei più belli del cinema italiano, e ne è dimostrazione la sequenza, in questo film, in cui fuma senza vestiti, propagando un erotismo schietto e ammaliante. 



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