YARA ( I, 2021)
DI MARCO TULLIO GIORDANA
Con ISABELLA RAGONESE, Alessio Boni, Chiara Bono, Thomas Trabacchi.
DRAMMATICO
L'agghiacciante vicenda che vide purtroppo protagonista la giovanissima Yara Gambirasio avvenne tra la fine del 2010 e l'inizio del 2011: preadolescente, ginnasta appassionata, la ragazzina sparì per essere ritrovata morta in un campo, e dopo indagini che sembravano avere trovato un potenziale colpevole in un operaio marocchino, successivamente trovarono conclusione portando a processo come imputato Massimo Bossetti, un muratore del posto. Sul fatto di cronaca nera, che ha avuto grande risonanza su media e social Networks sia dalla sparizione della ragazza sia in seguito, esce direttamente sulla piattaforma Netflix
questo film, diretto da Marco Tullio Giordana, non nuovo a tematiche complesse, che altri registi avrebbero probabilmente evitato, vedi "Sanguepazzo" sulla coppia Valenti/Fetida e "La caduta degli angeli ribelli" sul terrorismo brigatista, ancora in anni in cui l'argomento era molto attuale. Però "Yara", che ripropone i fatti accaduti con aderenza cronologica e evidente impegno nell'allestimento, si risolve in una sorta di docufiction con interpreti conosciuti, cui fa difetto lo scavo psicologico dei caratteri: certo, era molto difficile trattare un argomento così, e i rischi di scadere nel morboso erano forti. Ma questa pellicola non andrà annoverata tra le cose meglio riuscite a Giordana, che solitamente affronta i temi con maggior nerbo.
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