UN UOMO TRANQUILLO ( Cold pursuit, USA/GB/CAN/NK 2019)
domenica 23 gennaio 2022
UN UOMO TRANQUILLO ( Cold pursuit, USA/GB/CAN/NK 2019)
venerdì 14 gennaio 2022
GODZILLA II-KING OF THE MONSTERS( Godzilla II- King of the Monsters, USA 2019)
giovedì 13 gennaio 2022
QUI RIDO IO ( I, 2021)
THE NEST- Il nido ( I, 2019)
ALLACCIATE LE CINTURE (I, 2014)
mercoledì 12 gennaio 2022
IO SONO BABBO NATALE ( I, 2021)
martedì 11 gennaio 2022
A PROPOSITO DI OMICIDI...( The cheap detective, USA 1978)
DI ROBERT MOORE
Con PETER FALK, Madeline Kahn, Marsha Mason, Ann-Margret.
COMICO
Con pochissimi titoli diretti, Robert Moore è stato attore, sceneggiatore e regista che avrebbe meritato altra considerazione, invece di essere più o meno relegato nell'oblio dai cinefili e da chi scrive di cinema: vero che, negli anni, il suo esordio dietro alla macchina da presa, "Invito a cena con delitto" è giustamente salito al rango di cult-movie, però anche questa sua opera seconda, che, quando uscì, non raccolse moltissimo interesse, è un titolo da riscoprire. Dotato di un gusto parodistico affine a quello di Mel Brooks, ma meno tendente alla sbracatura e ancora più attento alle citazioni da appassionato dei classici cinematografici, Moore mette su in questo suo lavoro, una sfrenata presa in giro del noir duro e puro, con un investigatore privato come protagonista, in un intrigo ingarbugliatissimo, con tanto di furti e delitti, ambientato negli anni della II Guerra mondiale, con ampie allusioni a "Casablanca", tanto per non farsi mancare niente. Cadaveri rimasti stecchiti al telefono, cocktail Martini pronti nei cassetti, e via enumerando, la verve citazionista/ derisoria del film parte a mille, e peccato che, forse anche per la sovrabbondanza di gags e battute, un po' di ritmo qua e là si perda, probabilmente per fin troppa smania di perfezionismo: ma il cast di caratteristi di nome ( Crothers, Kahn, Channing, Houseman, Williams, De Luise, Coco, Ann-Margret, Caesar, Mason) è un corollario perfetto attorno al detective Peter Falk, imperterrito nel servire con nonchalance sopraffina la carica umoristica della regia. Si ride volentieri, e spesso, in una trama che, come titoli leggendari del genere, vedi "Il Falcone maltese" e " Il grande sonno", gioca con lo spettatore a fargli capire il meno possibile di quel che accade sullo schermo.
lunedì 10 gennaio 2022
MISS DETECTIVE ( Miss Congenialità, USA 2000)
RESTIAMO AMICI ( I, 2018)
TUTTA UN'ALTRA VITA ( I, 2019)
domenica 9 gennaio 2022
YARA ( I, 2021)
VIZI DI FAMIGLIA (Rumors has It, USA 2005)
venerdì 7 gennaio 2022
SI VIVE UNA VOLTA SOLA (I, 2020)
DI CARLO VERDONE
Con CARLO VERDONE, ROCCO PAPALEO, ANNA FOGLIETTA, MAX TORTORA.
COMMEDIA
In assoluto tra i primi titoli a subire l'impatto, certo non confortante, delle misure restrittive legate all'esplosione dell'emergenza-virus, dato che il blocco alla distribuzione della pellicola nelle sale italiane giunse in concomitanza alla presentazione della stessa da parte di autore e cast alla stampa, nel Febbraio 2020, "Si vive una volta sola" è stato anche uno dei primi film pensati per la sala cinematografica rimandati a lungo e poi distribuiti direttamente su piattaforma digitale per la regia numero ventisette di Carlo Verdone ( guardate che sono tante, per uno che abitualmente fa anche da protagonista ai film che co-scrive e dirige). E se si seguono i social, impressionante è la fiumana di critiche stroncanti il film, piuttosto velenose e inferocite: questa commedia racconta la storia di quattro colleghi e amici dell'ambiente clinico, ad alto livello, visto che li conosciamo mentre ricevono la visita di un prossimo paziente come il Papa, e se il gruppetto è molto preso a organizzare scherzi cattivelli al più bonario ( l'anestesista Rocco Papaleo), quando il chirurgo capo Verdone riceve la brutta notizia che l'amico è affetto da un male incurabile che lascia poco tempo da vivere, viene organizzata una gita di quattro giorni in Puglia ove svelare la drammatica verità all'inconsapevole sfortunato. Tra l'altro, la vita privata di ognuno dei quattro, in antitesi al successo professionale e al benessere materiale, è un disastro bello e buono: chi non riesce ad avere rapporti con una figlia procace tentata dall'effimero successo come valletta TV ( Verdone), chi non riesce a tenere su una qualsiasi storia sentimentale (Foglietta), chi viene regolarmente tradito dalla consorte e si rifugia in un cinismo spiccio ( Tortora). Come si diceva, questo film ha conosciuto soprattutto opinioni avverse, bollature da opera pessima, sbagliata e quant'altro: diciamo che non è il lavoro più ispirato verdoniano, ma ne ha fatti di ancora meno riusciti ( "Sotto una buona stella" e "L'abbiamo fatta grossa" erano meno calibrati, qui c'è perlomeno un gioco d'attori intonato), ed è la conferma ulteriore che la Rete ha dato fiato a fin troppi recensori con poca cultura cinematografica e scarso equilibrio critico. Del cast chi figura meglio è Rocco Papaleo, completamente al servizio del racconto, mentre meno a proprio agio figura Max Tortora, non incisivo come altrove. Forse un po' più sboccata del solito la sceneggiatura, qualche volgarità di troppo, ma del resto, anche Woody Allen con gli anni è divenuto sessocentrico....
sabato 1 gennaio 2022
THE UNFORGIVABLE ( The unforgivable, USA 2021)
DUNE (Dune, USA/CAN/H 2021)
DI DENIS VILLENEUVE
Con TIMOTHÉE CHALAMET, Rebecca Ferguson, Oscar Isaac, Jason Momoa.
FANTASCIENZA
La saga letteraria di Frank Herbert intitolata "Dune" è, da quando i romanzi sono cominciati a uscire, nella seconda metà degli anni Sessanta, una sorta di chimera per diversi uomini di cinema di spicco. Celebre il tentativo del messicano di culto Alejandro Jodorowski, che giunse a un soffio dall'avviare la produzione di un film trattone, verso il '71, poi nell'84 fu affidato a un altro regista visionario quale David Lynch il progetto da Dino De Laurentiis, che mise fin troppo lo zampino nella realizzazione: il film è stato amato da buona parte del pubblico, ma risultò un fiasco a livello di incassi, e, pur divenuto a tutti gli effetti un cult-movie, la serie non andò avanti. Ci riprova un regista che finora è riuscito a fare collimare temi complessi, con star e budget di prima fascia, come il canadese Denis Villeneuve: cast che vede nomi pesanti anche in ruoli secondari, scenografie impressionanti, design particolare, e la dichiarata intenzione di dare un seguito a questo nuovo lavoro, giacché si tratta della prima metà di un dittico già girato, la cui parte seconda uscirà probabilmente tra un anno. Considerando il difficile momento per la distribuzione cinematografica, si può dire che sia andata bene, l'interesse per questo titolo era forte, il pubblico ha risposto sostanzialmente bene facendo raggiungere buoni incassi. Eccoci quindi con lo scontro tra i clan degli Atreides, nobili regnanti e degli Arkonnen, casta più malvagia e spietata, per avere la supremazia sul pianeta desertico Arrakis ( le dune del titolo, infatti, riguardano questo corpo celeste) il quale offre un bene che scatena ingordigie e sete di conquista, la "Spezia". Il giovane rampollo di casa Atreides, Paul, che spesso fa sogni premonitori, e sta imparando a gestire i poteri ricevuti dalla madre, si ritroverà a raccogliere la sfida contro gli avversari guidati dal perverso barone Arkonnen, cercando di sopravvivere a tradimenti, assalti e trappole, e a cercare l'aiuto della popolazione di Arrakis per non soccombere. Kolossal cupo e pensoso, il nuovo "Dune" non si fa mancare niente nell'allestimento, con una visione oggettivamente originale, sequenze di cinema intense e una tensione perpetua ( non si cerchi qui alcuno sprazzo di ironia, non è la cifra autoriale di Villeneuve): difetta, forse, nelle scene d'azione, che al regista riescono meno bene di quelle descrittive e di quelle in cui i dialoghi, o anche gli sguardi tra personaggi, sono le più importanti. Forse un po' troppo lungo, "Dune"/2021 autorizza tuttavia a attendere con buone aspettative il suo prosieguo. Nel cast risaltano la concentrazione del giovane e lanciatissimo Chalamet, l'intensità della Ferguson, e la torva spietatezza di Skarsgard.