THE MIDNIGHT MAN ( The midnight man, USA 2017)
DI TRAVIS ZARIWNY
Con SUMMER H.HOWELL, Michael Sirow, Lyn Shaye, Robert Englund.
HORROR
Il prologo, nel 1953, vede due ragazzine ed un ragazzino, in una notte fredda, seduti in un cerchio, tracciato con il sale, fare uno strano gioco, che scopriamo letale, visto che due di loro fanno una bruttissima fine in pochi minuti; il prosieguo della pellicola è ambientato ai giorni nostri, e contempla la nipote della sopravvissuta che deve badare alla nonna, ormai in preda alla demenza senile. Ma la notte pare lunga, e la ragazza fa sopraggiungere l'amico del cuore: per passare il tempo, trovano la scatola che contiene le regole e gli strumenti (candele, sale, fogli) per fare il pericolosissimo gioco dell' "Uomo di Mezzanotte". Il film di Travis Zariwny non presenta niente che non si sia visto nel variegato mondo dell'orrore cinematografico, con tanto di invocazioni azzardate e inevitabilmente mortali, case abitate da cose indefinibili, giovani di una dissennatezza quasi incredibile nel cercare di sfidare l'ignoto e regole da seguire o da rifuggire. Quindi, sotto un certo punto di vista, "The Midnight Man" ha una certa dose di banalità, che non giova di certo alla riuscita di questo film, e che la creatura del Male non è il massimo, graficamente: però va anche detto che un pò di inquietudine la pellicola la trasmette, vuoi per un grado di crudeltà del mostro, piuttosto accentuato, nell'infierire contro le proprie vittime, vuoi per il disagio che più o meno consciamente insinua una persona anziana che, sia nel bene che nel male, agisce infantilmente, e che lo stile di regia di Zariwny non è dei più peregrini. Di fatto, gli appassionati dell'horror proveranno molto spesso la sensazione di dèja-vu che purtroppo spesso accompagna le visioni di film di questo genere, ma non tutto, in questo film, è da buttare, comprese le interpretazioni degli "specialisti" Lyn Shaye e Robert Englund.
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