INCUBO SULLA CITTA' CONTAMINATA ( I/ES 1980)
DI UMBERTO LENZI
Con HUGO STIGLITZ, LAURA TROTTER, Maria Rosaria Omaggio, Mel Ferrer.
HORROR
Arriva un aereo senza che si annunci, e al drappello di militari che si prepara ad accoglierlo, per ovvi motivi di sicurezza, si palesa una torma di individui quasi tutti dalla faccia semiliquefatta, che agitando falci, coltelli, spranghe e lame di vario tipo si avventano sui soldati, massacrandoli: è l'inizio di un'escalation che inizialmente governo ed esercito tentano di circoscrivere, ma i mostri, che scopriremo essere emofagi, si moltiplicheranno e faranno strage senza limiti. Nel quinquennio ( dal '78 all'83, diciamo) in cui l'horror di serie B otteneva facili finanziamenti perchè, evidentemente, gli incassi delle seconde e terze visioni e la distribuzione internazionale compensavano eccome i non alti costi, registi come Lucio Fulci, Joe D'Amato e Umberto Lenzi, per citare i più celebri, imperversarono sfornando pellicole a go-go. Questo, rispetto ad altre pellicole in cui ci si occupava di zombie, all'epoca conquistò una leggera stima in più per la lettura politica che si volle farne, visto che è una co-produzione italospagnola, e che le creature assassine vengono inviate non si sa da chi, per destabilizzare un sistema. In realtà il filmaccio è monotono, con qualche sequenza recitata in mezzo a scene di sterminio insistite, con ganci che sfondano teste, occhi portati via, sventramenti e morsi alla gola, con qualche tetta al vento abbastanza gratuitamente, tanto per dare anche una connotazione vagamente erotica al delirante e sanguinario contesto. Pare l'adattamento cinematografico dell'allora ben venduto giornaletto pornohorror a fumetti "Oltretomba", certamente, molto meno spinto a livello di nudi e sesso: in pratica, l'intero film è un pretesto per mettere in scena uccisioni ed efferatezze a cottimo, con la particolarità di zombie che corrono, impugnano armi (anche da fuoco), e, addirittura, guidano. Nel finale un espediente spesso utilizzato in quegli anni, il finto azzeramento consolatorio, che, invece, non reca con sè alcun sollievo.....
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