LEATHERFACE ( Leatherface, USA 2017)
DI ALEXANDRE BUSTILLO e JULIEN MAURY
Con VANESSA GRASSE, SAM STRIKE, Lili Taylor, Stephen Dorff.
HORROR
La cosa che rimane più impressa di "The Texas chainsaw massacre", da noi ribattezzato "Non aprite quella porta", uscito nel 1973 e divenuto cult movie, lanciando la carriera del recentemente scomparso Tobe Hooper, è che è un horror relativamente truculento, ma mette tensione per l'atmosfera di sordida viziosità che permea la casa in cui vive la famiglia di campagnoli sanguinari di cui "Facciadicuoio" è il personaggio principale e icona. Ha generato sette altre pellicole, di altalenante qualità ( il remake del 2003 però era interessante), e, nonostante ci sia stato già un "Non aprite quella porta- L'inizio", questo nuovo film è un prequel che ci racconta come appunto il "mostro" che indossa i volti di alcune sue vittime e con la motosega fa scempio degli incauti che si avvicinano alla fattoria dei Sawyer. Pur non lesinando scene in cui gli spettatori più impressionabili si copriranno gli occhi, il lavoro della regia in tandem dei francesi Alexandre Bustillo e Julien Maury non è dozzinale, la storia è discretamente costruita, e per due terzi di proiezione pare di assistere ad un crime-movie piuttosto violento, con almeno un paio di sequenze memorabili (il pranzo di compleanno iniziale e la carneficina nella tavola calda), che approda a un finale orrorifico vero e proprio, in cui la malvagità della famiglia di psicopatici esplode e raffigura Leatherface come succube delle radici marce da cui proviene. Magari, forse, visto che è sempre stato rappresentato fisicamente come un colosso, Sam Strike non è la migliore scelta di casting, però il lungometraggio, che è debitore sia dell'originale di Hooper, che del dittico "La casa dei 1000 corpi"/ "La casa del diavolo" di Rob Zombie, per la rappresentazione di un Sud degli Stati Uniti assolato, selvaggio e pulsante di barbarie, sia per quanto riguarda i criminali che per coloro che dovrebbero esercitare la legge, non appare come una sequela di vittime sacrificali e di sadismo compiaciuto fine a se stesso, per dare colpi nello stomaco a ripetizione e nient'altro. Non passerà alla storia, ma è un capitolo decoroso di una saga cruenta e ricca di fans.
Nessun commento:
Posta un commento