TOPKAPI ( Topkapi, USA 1964)
DI JULES DASSIN
Con MELINA MERCOURI, PETER USTINOV, MAXIMILLIAN SCHELL,Robert Morley.
AZIONE/COMMEDIA
Classico dell' "heist-movie", il sottogenere del noir sulle rapine, "Topkapi", che prende il titolo appunto dal celebre museo di Istanbul, in cui una pittorescamente assortita banda di ladri ordisce un colpo per rubare un preziosissimo pugnale, fu un grande successo negli anni Sessanta, e lo si può capire. Miscela di azione, thriller, e commedia, giocato con una leggerezza magistrale, che combina abilmente brividi e sorrisi gustosi, il film di Jules Dassin è una giostra di colori marcatissimi e insistiti, immerso alla perfezione nella Turchia di cui, chi ci è stato, riassaporerà atmosfera e sensazioni. Nella lunga sequenza del furto, che è il climax della pellicola, Dassin ha modo di tenere lo spettatore sulle spine per vedere se l'acrobatico piano organizzato dai protagonisti andrà in porto, e nel finale, con un sarcasmo innato, fa uno scherzo niente male sia ai personaggi, che al pubblico. Brian De Palma rese omaggio a questo film nell'altrettanto celeberrima scena in cui Tom Cruise, sospeso dai cavi, ruba dei dati in una stanza a prova di intruso. Qua tutti gli attori sono bene in parte nel divertissement spiritoso e sapido, titoli di coda compresi, dalla sceneggiatura e dalla regia, dalla non bellissima ma fascinosa Melina Mercouri al grintoso Maximillian Schell, ma la palma del più bravo, meritorio dell'Oscar che vinse per questa prova, va ad un Peter Ustinov di buffonesca vivacità.
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