CRIMINAL ( Criminal, GB/USA 2016)
DI ARIEL VROMEN
Con KEVIN COSTNER, Gal Gadot, Gary Oldman, Tommy Lee Jones.
AZIONE/THRILLER
L'idea di impiantare la mente di un uomo nella testa di un altro non è inedita, come non è vero, come scritto enfaticamente da qualche giornale, che vedremo Kevin Costner per la prima volta nel ruolo di un cattivo: per la verità lo era stato già in "La rapina", e qui parte come malvagio e spietato, per poi, assorbendo la personalità di un agente speciale, cambiare a storia in corso. Ambientato a Londra, "Criminal" parte con un'imboscata tesa all'agente impersonato da Ryan Reynolds, che fa una bruttissima fine ( succede nei primi dieci minuti, si può dire...), e allora il capo dell'operazione che avrebbe dovuto smantellare un'azione terroristica, Gary Oldman, incarica lo scienziato Tommy Lee Jones di tentare il tutto per tutto con l'esperimento. Ariel Vromen, regista israeliano, aveva ottenuto buone critiche con il suo titolo precedente, "The Iceman", storia romanzata di un vero killer, e questo nuovo action thriller era piuttosto atteso: però, nella sostanza, abbiamo di fronte un film che avrebbe buone potenzialità, ma risulta scritto piuttosto male, sia nei dialoghi ( quasi tutti quelli che muoiono esclamano "Vaffanculo!", come ultima parola...) che nella logica del racconto, si prenda la sequenza del ponte mobile per tutte. Aggiungiamo un personaggio principale che va in giro con due cicatrici vistose in testa, come se nulla fosse, e sarebbe da chiedere agli sceneggiatori quanto abbiano riletto il proprio script, prima di presentarlo alla produzione. I cattivi sono bidimensionali, Gary Oldman interpreta non benissimo un capoccia della CIA che non fa altro che berciare, Kevin Costner è forse quello che figura meglio, anche se non coglie tutte le possibilità del ruolo. Come film d'azione, si è visto di meglio e di peggio, ma il finale edificante potevano risparmiarcelo, decisamente.
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