sabato 18 ottobre 2014


LOCKE (Locke,GB 2013)
DI STEVEN KNIGHT
Con TOM HARDY.
DRAMMATICO
Il lungo viaggio dentro la notte di un uomo sposato,padre di due figli,alla vigilia di un appuntamento importantissimo per il suo mestiere di capomastro,è destinato a lasciare segni profondi:è un'ora e mezza di percorso,ma porterà lontano,forse alla deriva.Perchè il tragitto di Ivan Locke è verso una presa di responsabilità circa un errore fatto nove mesi prima:marito integerrimo,ha tradito la moglie in una nottata brava,per l'unica volta,e la donna con cui ha avuto il rapporto è fragile,e sta per partorire. E' un film anomalo,"Locke",si direbbe quasi sperimentale, in cui ci sono Tom Hardy,l'abitacolo dell'automobile che il protagonista guida,e le voci che scaturiscono dal telefono:nient'altro,in un apologo antispettacolare che, comunque, non annoia mai, e si risolve in un gran numero attoriale, che conferma l'interprete di Bane ne "Il cavaliere oscuro-Il ritorno" come uno dei più dotati del panorama internazionale odierno. E' un racconto morale, in cui si sottolinea un'importanza di Coscienza, ed Etica, in un mondo in cui la convenienza sembra essere moneta comune:Locke perde il lavoro, manda a monte la propria famiglia, perchè questo scatto non gli viene perdonato, e da un viaggio in macchina si può scendere dal mezzo con tutta un'altra prospettiva di vita.Diretto con mano sciolta da Steven Knight,che ha voluto girare un'opera minimalista ma ambiziosa eccome, si chiude su un messaggio di speranza universale come il vagito di un bambino,e porta lo spettatore a farsi altre domande. Perchè perdere le cose materiali quali un lavoro, una casa, anche una famiglia, se appunto gli interlocutori non fanno sconti e non concedono il margine di un errore,per quanto grave, può portare anche, forse, non lo sapremo, a cambiare e magari forse capire se il prima fosse un sostanziale palazzo costruito sul Nulla. Intenso, ma dinamico, un film particolare ma che sa come avvincere,via via che scorre, chi guarda,e suggerirgli riflessioni non di poco conto.

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