BACIAMO LE MANI (I,1973)
DI VITTORIO SCHIRALDI
Con ARTHUR KENNEDY,John Saxon,Pino Colizzi,Agostina Belli.
DRAMMATICO
"Dove finisce "Il padrino",comincia "Baciamo le mani" ". Per pubblicizzare questo mafia-movie,che uscì appunto a ridosso del successo travolgente del film di Francis Ford Coppola,non si badò a iperboli abbastanza gratuite.Una storia di guerra tra famiglie mafiose,con un patriarca che ricorda con nostalgia tempi in cui c'era una specie di codice d'onore,la tendenza ad una praticità sanguinaria delle generazioni più giovani,regolamenti di conti con pistole o mitra,vendette e omicidi vari.Il confronto con il famoso lungometraggio tratto dal romanzo best-seller di Mario Puzo però,è impari:sembra una versione miseranda del film da Oscar con Brando e Pacino.E' vero che il boss rampante e folle di John Saxon è una figura di cattivo azzeccata,anche se priva di ogni mezzo tono,puramente sparata a mille,che l'attore rende con la grinta necessaria.Ma il racconto va avanti a scossoni,la regia poco sciolta di Schiraldi amalgama non particolarmente bene le varie trame,sembra quasi un accumulo di atti violenti,con una vittoria senza prigionieri dei più malvagi.Tra boss troppo vecchi per mentalità che finiscono sotto una colata di cemento,donne incinte che vengono brutalmente affogate,esecuzioni con sventagliate di mitragliatore alle spalle,un film di mafia non particolarmente riuscito,anche se ha i suoi estimatori.
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