DI TED KOTCHEFF
Con GEORGE SEGAL, JACQUELINE BISSET , Robert Morley, Philippe Noiret.
GIALLO/ COMMEDIA
Seguendo uno schema tipico del giallo usato anche da Agatha Christie , qualcuno attua una serie di delitti che eliminano degli chef celebri, secondo una lista di portate che determinano anche i metodi di uccisione dei malcapitati. Un imprenditore americano che possiede una catena di ristoranti e l'ex- moglie si ritrovano coinvolti nella serie di singolari omicidi, tra "hors d'oeuvres" vari e scene del delitto quasi pitoresche: da un romanzo uscito a metà anni Settanta, un giallo virato al brillante, come era un po' di moda all'epoca , ambientato tra varie città europee, diretto dal canadese Ted Kotcheff, già discretamente conosciuto per film leggeri ( tempo dopo girerà il primo "Rambo"). In sé, l'idea non sarebbe male, ma il film procede meccanicamente, nella palese scarsa convinzione di tutto il cast ( ci sono apporti di Gigi Proietti, Jean Rochefort e Philippe Noiret da non ascrivere al meglio che questi magnifici attori abbiano saputo dare), a cominciare da George Segal, che sembra essere in scena perché proprio ha firmato un contratto. Meglio figurano la sempre radiosa Jacqueline Bisset, e il gigione ma sapido Robert Morley nei panni del temuto critico culinario di fama. Scioglimento dell'enigma un po' forzato, e abbastanza rade le occasioni di sorriso, mentre la suspence latita eccome.
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