giovedì 13 aprile 2023


 
I MIGLIORI GIORNI ( I, 2023) 

Di EDOARDO LEO e MASSIMILIANO BRUNO 
Con  ANNA FOGLIETTA, MAX TORTORA, GRETA SCARANO, CLAUDIA GERINI. 
COMMEDIA/DRAMMATICO 
In "La vigilia", la sera prima di Natale, a casa della lanciata in politica Anna Foglietta si ritrovano i suoi due fratelli Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, agli antipodi su tutto e spesso in conflitto tra loro, e, nonostante le raccomandazioni della padrona di casa sul mantenere atteggiamento pacato, visto che presenzia anche un pezzo grosso del suo partito che potrebbe darle la spinta che aspetta da anni, la lite è lì lì che sta per esplodere; in "Capodanno" il grosso imprenditore romano Max Tortora si reca con moglie e figlia viziatissima a fare la parte dei benefattori ad una mensa per i bisognosi la sera del 31 Dicembre, ma recitare i benevoli per diverse ore non è affatto semplice...; In "San Valentino" si dipana un intreccio sentimentale con tre lati femminili ed uno maschile tra Greta Scarano, Valentina Lodovini,  Luca Argentero e Maria Chiara Centorami che mette sul tavolo i rischi e le prospettive di nuovi sviluppi, con le relative grandi incertezze di ognuno; in "8 Marzo" la conduttrice televisiva di successo Claudia Gerini, appena reduce dal tentativo di suicidio di una figlia con la quale non riesce a capirsi, viene messa sotto pressione dai dirigenti e dallo staff maschile che le vogliono fare chiedere scusa durante una sua trasmissione, per un errore di chi le ha scritto il testo. Come andrà a finire? Doppia regia, con due episodi ciascuno, per Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, che, tra l'altro, si incrociano nel primo come fratelli coltelli in scontri vari su COVID, e altre cose dell'oggi, a sfogare il "tuttologismo" che prolifera, "I giorni migliori" vorrebbe essere satira e insieme quadro di una fase di costume e storica, come la miglior commedia dei tempi d'oro, alla quale è evidente che i due si rifacciano: ma se nel cinema di Monicelli, Comencini e Scola, tanto per fare tre nomi illustri, si mordeva davvero e si davano letture che catturavano fino in fondo lo spirito del tempo criticandolo con arguzia, qui si esita, si sta fin troppo in punta di piedi. E poi quando dovrebbe scattare il vetriolo si va netti, senza sfumature, con un piglio che a volte rasenta il qualunquismo forse senza volerlo ( soprattutto nel caso di Bruno). Se il primo episodio ha comunque un discreto svolgimento, anche nei dialoghi, e perlomeno punta il faro nei punti più o meno giusti, con un valido gioco di attori, nel secondo il finale drammatico stona e fa sbandare: il terzo viaggia sull'improbabilità di un quadrilatero che pone quattro personaggi, ma vedi il caso, legati tra loro da rapporti di lavoro e di letto ( per l'appunto il marito di una delle contendenti è amante dell'amata dalla "capa" della moglie), per risolversi in tanti discorsi e poco di concreto, mentre l'ultimo avrebbe il potenziale per una critica seria ad un sistema che del maschilismo si fa fregio e arma, ma dà un colpo al cerchio e uno alla botte e lascia indifferenti. Ultima annotazione: il gruppo di attori scelti, comunque di buon livello, pare però sempre un po' la solita compagnia di giro. Possibile che non vengano fuori nomi sotto la quarantina per diventare nuovi alfieri della commedia e del cinema nostrani? Va bene che abbiamo il problema delle poche nascite, però...

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